La situazione in Ucraina sta precipitando giorno dopo giorno, la guerra è sempre più vicina, se non è già iniziata. Le tensioni tra il paese ucraino e la Russia ormai sono altissime. Nel pomeriggio è sfociata anche la violenza: dei colpi di mortaio sono stati esplosi nei pressi dell’area dove era in visita il ministro degli Interni di Kiev. Potrebbe essere un vero e proprio segnale di guerra. (Continua dopo la foto…)
Guerra Russia-Ucraina
Il conflitto russo-ucraino è uno scontro diplomatico-militare in atto tra Russia ed Ucraina, iniziato nel febbraio del 2014. Il conflitto si incentra sullo status della Crimea, della regione del Donbass e sulla possibile adesione dell’Ucraina alla NATO. A partire dal 28 febbraio 2014, gruppi di soldati russi senza insegne (i cosiddetti “omini verdi”) hanno preso il controllo di una serie di posizioni strategiche ed infrastrutture in Crimea. Il 16 marzo, in seguito ad un referendum, la Russia ha integrato la Crimea nella Federazione. Nell’aprile di quello stesso anno ci sono state proteste pubbliche pro-Russia nell’area di Donbass dell’Ucraina, sfociate in una guerra tra governo ucraino e separatisti russi, i quali sono andati ad autoproclamarsi in due repubbliche popolari indipendenti, quella di Doneck e quella di Lugansk. La tensione è tornata a salire nel febbraio 2022. Il presidente ucraino Zelens’kyj ha chiesto che siano esibite le prove dei piani di invasione della Russia e addirittura si parla di Terza Guerra Mondiale. (Continua dopo la foto…)
Colpi di mortaio contro il ministro degli Interni
L’ultima escalation di violenza tra Russia e Ucraina è arrivata nel pomeriggio. Colpi di mortaio sono stati esplosi nei pressi dell’area dove era in visita il ministro degli Interni di Kiev, Denys Monastyrsky. Un vero e proprio atto di guerra, testimoniato anche da un video diffuso dall’inviato di Repubblica. Nelle immagini si sente una pioggia di colpi di artiglieria. La guerra appare imminente e il presidente ucraino ha dichiarato: “Noi difenderemo il nostro Paese con o senza partner. Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale. L’Ucraina è lo scudo dell’Europa contro l’esercito russo. Noi non stiamo andando nel panico, abbiamo un atteggiamento solido e coerente e stiamo evitando di cadere in ogni provocazione“.