Le reazioni del pubblico e dei colleghi
La notizia della scomparsa di Sottocorona ha generato un’ondata di messaggi sui social e sui siti di informazione. Tra i tanti, colpiscono le parole della cuoca e conduttrice Luisanna Messeri, che su Facebook ha scritto: “Un toscanaccio speciale! Mancheranno le sue ‘chiacchiere’ e il suo approccio olistico per raccontarci non solo il tempo che farà.” Ma il ricordo più toccante arriva da una signora, probabilmente fiorentina, che ha condiviso un aneddoto commovente: “Ricordo quando, circa vent’anni fa, ero universitaria e studiavo alla biblioteca di Sesto Fiorentino. Alla fotocopiatrice trovai un signore che stava copiando vari giornali. Era suo padre. Vide che guardavo e, molto orgoglioso, mi disse: ‘Sa, questo è mio figlio, sto fotocopiando gli articoli che parlano di lui’. La trovai una cosa bellissima. Che la terra le sia lieve”.


Una vita dedicata alla meteorologia
Classe 1948, Paolo Sottocorona era originario della Toscana. Laureato in fisica, aveva iniziato la carriera come meteorologo in Rai, dove si era fatto notare per il rigore scientifico e la capacità di tradurre concetti complessi in un linguaggio comprensibile a tutti. Negli anni Ottanta il passaggio a La7, dove sarebbe rimasto fino alla fine, trasformando il suo segmento quotidiano in una piccola istituzione. Nonostante la popolarità, Sottocorona aveva sempre mantenuto un profilo basso. Amava la montagna, la lettura e il silenzio. Il pubblico ne percepiva l’autenticità, quella calma che sembrava contagiare anche le giornate più caotiche. Era il contrario dell’allarmismo mediatico: un professionista che spiegava senza spaventare.