Al Bano, i figli svelano quanto è stato difficile convivere con il gossip
Yari Carrisi ha anche ricordato di quanto sia stato difficile convivere con il gossip: «A me ha fatto molto soffrire: mi bastava il titolo di un giornale per cambiarmi tutta la giornata. Ci scattavano continuamente foto sotto le quali mettevano didascalie inventate, era una sorta di Instagram ante litteram. Almeno ora sui social decido io quello che voglio pubblicare. Quanto ai paragoni, inevitabili, basta andare dove non lo conoscono: in India sono stato benissimo». La giovane Jasmine ha aggiunto: «Questa continua attenzione mi ha fatto chiudere in me stessa, anche se salgo volentieri sul palco e lì mi dimentico di tutto il resto. A me spiace quando sui social si aspettano che sia quasi un prolungamento di mio padre, come se dovessi cantare con il cappello sulla testa le sue canzoni. Io sono diversa». (continua a leggere dopo le foto)

Il grande difetto dell’artista pugliese
Al Bano Junior ha affermato al «Corriere»: «Sono l’unico che non ha scelto la carriera artistica: studio Economia al terzo anno, un giorno mi piacerebbe occuparmi della tenuta di Cellino. La disponibilità di papà con tutti la vedo come un pregio. Non ho patito l’attenzione, perché non me ne sono mai sentito al centro». Tutti e tre si son trovati d’accordo sul grande difetto di papà Al Bano: «È davvero testardo!». Cosa vorrebbero ereditare dal padre? «La sua forza, la costanza, lo spirto risolutivo. E poi la capacità di addormentarsi ovunque, a comando!», ha detto Yari. Jasmine invece «il carattere positivo, la capacità di non buttarsi giù davanti a nulla». Bido? «La voglia di fare e la dedizione ai progetti».