Alberto Matano, furia in diretta: lo sfogo che sta sorprendendo tutti
C’è chi si aspettava il solito talk pomeridiano e invece si è trovato davanti a un Alberto Matano in versione gladiatore. Il presentatore non ha risparmiato nessuno e ha lanciato messaggi forti contro l’omofobia e la violenza. La vittima, dal canto suo, ha raccontato dettagli che hanno gelato lo studio: “Ho subito intimidazioni, minacce, violenza fisica. Io ho fatto coming out senza dirlo, a 14 anni mi sono tagliata i capelli e lui è impazzito e mi diceva che una vera donna doveva avere i capelli lunghi. Mi ha detto che se mi avesse visto con un’altra donna mi avrebbe tolto la vita. Io mi sono data molte colpe e ho pensato di essere il problema, di essere un errore. Mi ha dato calci, pugni, morsi, schiaffi, mi ha tumefatto tutto il lato destro del volto. Poi anche le parole che mi ha detto sono state gravi e mi ha distrutto psicologicamente e sto cercando ancora oggi di recuperare”.
Il pathos cresce quando la giovane ripercorre il momento dell’arresto del padre: “Ho paura di quando lui uscirà di galera. Io non ho un vero padre, i miei genitori sono stati i miei nonni. L’immagine che mi resta di lui è quella dell’altra sera, quando cercava di sfondare la porta gridando che mi avrebbe tolto la vita”. Una scena che nemmeno le serie crime più cupe oserebbero scrivere.
#Napoli, padre perseguita la figlia perché lesbica: “Devi cambiare cognome”, aggressione e minacce https://t.co/J8g5FrsHMq #Lesbiche #Lesbofobia pic.twitter.com/KnzjNQTL8t
— Gay.it (@gayit) September 8, 2025
Una testimonianza che fa riflettere: nessuno è un errore
Tra un colpo di scena e l’altro, la vicenda mette sotto i riflettori quanto pregiudizi e violenza possano davvero devastare la vita delle persone. Eppure, la forza di questa ragazza e il supporto pubblico di Alberto Matano sono il segnale che qualcosa sta cambiando. Perché, come ha ribadito il conduttore, “nessuno è un errore” e l’amore resta sempre la risposta migliore – anche in prima serata.
