Pensare che, dopo i disattristi delle prime due Guerre Mondiali, in queste ore sia scoppiato un nuovo conflitto nel cuore dell’Europa ci fa cadere nello sconforto più totale. La storia dovrebbe insegnare a non ripetere gli errori del passato, e anche questa volta non sembra essere andata così. La showgirl Alena Seredova si è detta profondamente turbata e scossa dal conflitto Russo/Ucraino e per questo su Instagram ha raccontato le sue paure ai numerosi followers. Uno sfogo che ha portato alla riflessione. (Continua a leggere dopo la foto)
Alena Seredova, la showgirl parla della situazione dell’Ucraina su Instagram
La guerra tra Russia e Ucraina sta tenendo il mondo con il fiato sospeso da giorni. Alena Seredova ha affidato a Instagram parole pesanti come un macigno, che bene descrivono le emozioni che tutti noi stiamo vivendo in questo momento. La showgirl ha condiviso con i suoi follower una foto di un paesaggio tranquillo e rasserenante, descrivendo il tutto con delle parole che trasmettono tutta la sua angoscia per il futuro (vai al post): «Questa mattina mi sono svegliata in un posto Meraviglioso. Lo vedete in foto. E, ancora una volta, mi sono sentita una donna estremamente fortunata. Una donna che oggi vive e lavora in Italia, il Paese che mi ha accolto, che amo, dove sono nati i miei figli. Ma questa donna che oggi scrive queste poche righe è anche una figlia dell’Est Europa, nata a Praga, in Cecoslovacchia, praticamente dieci anni prima della caduta del muro di Berlino. So cosa si prova a vivere nella paura, nel timore, nell’incertezza». Poi ha parlato della sua paura per le generazioni future. (Continua a leggere dopo la foto)
“Ho paura per il mondo che lasceremo ai nostri figli”
La guerra provoca in ognuno di noi uno strano stato di inquietudine. L’incertezza per un domani migliore è sempre più palpabile. Alena Seredova ha poi concluso il suo sfogo su Instagram con una riflessione sul futuro delle prossime generazioni: «Pensavo che non avremmo mai più vissuto tutto questo, pensavo che mai saremmo più stati alle prese con questi sentimenti. Credevo, credo, in un’Europa unita e in mondo senza muri, senza bombe, senza paura. Ho paura per il mondo che lasceremo ai nostri figli e per il mondo che già c’è adesso. Ho paura per la mia famiglia che è a Praga ed è così vicina a tutto quel dolore che mai pensavamo potesse tornare a occupare le nostre vite».