Alessandro Borghese e il racconto choc
Borghese ha quindi raccontato di un episodio a dir poco spiacevole accaduto durante le riprese sul quale a distanza di tempo riesce a fare ironia. “C’è stata un’altra cosa che riguarda la cucina rurale, materica. – ha iniziato lo chef – Eravamo a Barbagia in Sardegna, partecipavano due o tre pastori sardi anziani e uno giovane che veniva visto in maniera dubbiosa dai più vecchi. Ultima cena, brace, carne e Sa Cordula, che è l’intestino tenue dell’agnello avvolto su se stesso, dove dentro c’è ancora il chimo. Viene messo sulla brace, ma l’intestino devi pulirlo bene, perché è pieno di me***. Arriva il piatto a tavola e i pastori si guardano, uno annusa e dice ‘sa di me***’. Noi però eravamo in trasmissione, quindi con le telecamere e tutto il resto, quindi tagliamo e mangiamo. Ma non ce l’ho fatta, dopo aver mangiato un pezzetto sono scappato dietro al capanno a vomitare”. (Continua a leggere dopo la foto…)
Chef Borghese e l’aneddoto da incubo
“La Sa Cordula, chiamata anche treccia, è una specialità a base di interiora d’agnello e deve il suo nome alla forma che assume con l’intreccio degli intestini. I palati forti e gli amanti dei piatti tipici in giro per l’Italia sono avvisati, questa è una specialità da provare”. Un test che però nemmeno un palato esperto come quello di Borghese è riuscito a gestire. Ma le disavventure non sono finite qui e lo chef ha raccontato di un altro aneddoto che stavolta riguardava un piatto di pesce: “Una volta eravamo al mare, ordino una spigola e mi arriva senza testa. Io chiedo il motivo e il cameriere mi dice ‘tranquillo che sistemo tutto’. Lui si avvia verso al cucina, io lo seguo senza fari vedere e vedo che infila la mano nella spazzatura, prende la testa del pesce e la riattacca al corpo. Ecco lì è successo un bel disastro”. Un’esperienza da incubo che va ben oltre i “rischi del mestiere”.