
Signorini e il revenge porn: il focus dell’indagine
Secondo il legale, infatti, «si sta perdendo il focus su quello che, ad oggi, è l’unico reato in contestazione ovvero il revenge porn, fattispecie per la quale l’indagato non è il dottor Signorini». L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Gobbis e dall’aggiunto Letizia Mannella, nasce dalla querela depositata nei giorni scorsi dallo stesso Righi per conto del suo assistito.
La norma richiamata dall’avvocato è chiara: «punisce non solo chi diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito senza il consenso della persona interessata, ma anche chi queste immagini le abbia ricevute, dopo averle peraltro esplicitamente ed insistentemente richieste a fini divulgativi». Un passaggio cruciale, perché apre lo scenario a responsabilità più ampie rispetto alla sola pubblicazione.
Non a caso, dopo l’interrogatorio di Corona – durato meno di un’ora – la Polizia ha perquisito la sua abitazione milanese, la sede della Velvet Cut srl, società che produce Falsissimo, e gli studi di produzione a Cologno Monzese. Un segnale investigativo che rafforza l’attenzione sul flusso di immagini e materiali finiti online.
Signorini, Corona e le presunte vittime: un fronte che si allarga
Righi aggiunge un ulteriore elemento di peso: «E sul fatto che Corona abbia ricevuto da terzi le immagini che ha pubblicato non mi pare che possano sussistere dubbi». Secondo il legale, la posizione dell’indagato potrebbe aggravarsi, perché «anche nella puntata andata in onda dopo i sequestri sono state nuovamente diffuse non solo le chat ma anche immagini sessualmente esplicite. La circostanza che alcune di queste immagini fossero opacizzate nulla toglie al fatto che l’indagato le abbia sollecitate e ricevute».
Nel corso dell’interrogatorio, Corona avrebbe inoltre parlato di una presunta agenzia che, «dietro il pagamento di 50 o 100 mila euro si occupa di “procurare la possibilità di entrare al GF”». Un’affermazione che l’avvocato di Signorini liquida con una frase secca: «Non commento, lascio a voi le conclusioni».
Intanto, al racconto di Corona si affiancano le iniziative giudiziarie di chi si definisce vittima. Antonio Medugno, modello ed ex concorrente del GF Vip, ha presentato querela contro Signorini tramite i suoi legali, gli avvocati Cristina Morrone e Giuseppe Pipicella, riferendo a Falsissimo di presunte avances non gradite risalenti al 2022. Nelle stesse ore emerge anche il nome di Gianluca Costantino, altro ex concorrente del Grande Fratello, che starebbe valutando un’azione legale. «Con il mio cliente sto valutando cosa fare. Decideremo nei prossimi giorni», ha dichiarato il suo avvocato Leonardo D’Erasmo.
Sul fondo, resta l’annuncio di Corona di aver ricevuto «più di cento segnalazioni» via email: un numero che, se troverà riscontri, potrebbe alimentare ulteriormente un caso già carico di tensioni mediatiche e giudiziarie.