La difesa televisiva e l’assenza di un confronto diretto
Secondo Deidda, Baudo cercò di prendere posizione, ma soltanto davanti alle telecamere. “Con la Parsi mi difese pubblicamente in televisione – ha ricordato – ma con me in privato non parlò, non ci fu un raffronto one to one. Forse sarebbe stato confortevole. Non ci fu un concreto rapporto e anche questo aspetto mi rattristò”. Una mancanza che, col senno di poi, le ha lasciato la sensazione di essere stata strumentalizzata in una vicenda che fece molto rumore.

Il bilancio a distanza di vent’anni
Oggi, a distanza di oltre vent’anni, Deidda ripercorre quell’esperienza con lucidità: “Prima del Festival venni considerata la mascotte, ma poi mi trovai a dover affrontare una bufera senza alcun paracadute. A 13 anni non avevo la possibilità di difendermi o di intervenire. Le scelte furono fatte sopra la mia testa”. Nonostante le difficoltà, ribadisce di non rinnegare quel percorso, ma ammette che il rapporto con Baudo rimase sempre incompleto.

Alina Deidda, la reazione alla notizia della morte di Baudo
Alla notizia della scomparsa di Pippo Baudo, Deidda ha espresso dispiacere, ricordandolo come un grande protagonista della televisione italiana: “Mi è dispiaciuto. È stato un grande personaggio con cui ho avuto a che fare. In questi giorni il mio pensiero è tornato inevitabilmente a quella fase. Ma ribadisco: è veramente come se fosse un’altra vita”. Parole che testimoniano il rispetto per il conduttore, ma anche la distanza emotiva con cui oggi guarda a quel capitolo della sua esistenza.