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Amadeus, la stoccata a De Martino e alla Rai: rompe il silenzio così

La stoccata a De Martino e alla Rai

Il giorno della presentazione di Amadeus sul Nove è arrivato. Il conduttore ha parlato dei suoi progetti per il futuro, parlando alla stampa della nuova stagione professionale che lo attende. Incalzato da un giornalista, l’ex direttore artistico del Festival di Sanremo ha ammesso di non aver più guardato Affari Tuoi da quando è ricominciato: “Non ho mai visto nemmeno un minuto di Affari Tuoi. In genere non guardo mai i programmi quando li lascio, come lasciare una fidanzata e guardare come si comporti con il nuovo fidanzato. Non sono in grado di dire come sia il programma, penso bene guardando gli ascolti“. Nulla di personale con De Martino dunque, un pò (forse) con la TV di Stato:

Sono felice di aver consegnato un prodotto così forte alla Rai. Non dimentichiamo che quando l’ho ripreso era stato chiuso anni prima al 16%. Affari Tuoi è un gioco che mi ha sempre affascinato e molti mi davano del pazzo quando l’ho ripescato, perché stavo facendo I Soliti Ignoti con grande successo”. Quindi parla della sua impronta sul game show: “È un programma che ho cambiato completamente e siamo partiti a settembre dello scorso anno, il direttore mi chiese se fossi sicuro e dissi di sì. In realtà fingevo, perché non sapevo cosa sarebbe accaduto. il programma partì pian piano, a fine ottobre prese il via, per poi raccogliere risultati che tutti conoscono”. (continua dopo la foto)

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amadeus nove

L’attacco alla Rai

Amadeus contesta alla Rai una mancata gratitudine per il programma che lui stesso ha portato alla ribalta : “È una macchina che va guidata, mi avrebbe fatto piacere sentire dalla Rai dei ringraziamenti ad Amadeus per aver lasciato una macchina perfetta. Il programma nel tempo avrà certamente un abbrivio, si capirà poi come andrà, io consiglio sempre di festeggiare alla fine di una stagione, non all’inizio. Ricordo che io ho portato L’Eredità 22 anni fa in Rai e il fatto che sia in onda dopo più di vent’anni è un orgoglio”. Sull’aver lasciato il Festival- che il prossimo anno verrà condotto da Carlo Conti- non si dice dispiaciuto: “Non mi manca la costruzione di Sanremo. Qualche discografico mi ha scritto per chiedermi un parere sui singoli in uscita”

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