Un lungo racconto carico di dolore
Marco Merati Foscarini alle pagine del Corriere della Sera ha ricordato sua moglie Anna Kanakis: “Ha reagito con grande coraggio. E preoccupandosi soprattutto degli altri. Al pronto soccorso Ematologico del Policlinico Umberto I di Roma, ci sono tre targhe che la ricordano. È una struttura geniale riservata ai pazienti con malattie del sangue, ma è pubblica, ha poche risorse e Anna ha rifatto tutto il reparto, dove fra l’altro è mancata. Quella sera, ha chiesto lei di andare. Ha chiamato il professor Maurizio Martelli che ci è sempre stato vicino con professionalità e cuore e gli ha chiesto di ricoverarla”. (Continua a leggere dopo le foto)
Poi Foscarini ha fatto una rivelazione anche sul testamento di Anna Kanakis: “Nei suoi ultimi giorni, le uniche chat che Anna guardava erano quelle con le foto di Pupazza (la figlia della nipote di Marco Merati Foscarini). Le ha lasciato la casa al mare, amatissima, di Porto Santo Stefano. Il testamento, invece, lo aveva fatto dopo aver saputo della malattia, lasciando il ricavato della vendita dei suoi gioielli alla Fondazione Veronesi e alla Fil, la Fondazione italiana linfomi”. Infine, il vedovo ha parlato anche del loro ultimo saluto: “Ero lì con lei. Lei non voleva che stessi lì. Mi ha detto: vai via. Ma non me ne sono andato”.