Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Antinelli, perché indossava il fiocco nero durante Italia-Israele

Un pensiero per chi racconta la guerra

Nel suo intervento, Antinelli ha esteso il pensiero anche a chi lavora sotto le bombe, ai cronisti che continuano a documentare ciò che accade a Gaza. “Il mio fiocco nero è anche per loro per chi non si volta dall’altra parte. Raccontare significa resistere. E chi lo fa in guerra, spesso, paga con la vita”, ha evidenziato il giornalista. Un messaggio che, nel silenzio dello studio, ha trovato spazio tra la cronaca sportiva e la memoria collettiva.

Quando lo sport incontra la realtà

Antinelli, con poche parole e un segno nero sul bavero, ha ricordato che lo sport non vive fuori dal mondo, ma dentro le sue contraddizioni, le sue ferite, le sue storie di coraggio.

E a Udine, dopo una giornata segnata dalla violenza, la voce del giornalista Rai ha riportato l’attenzione su ciò che conta davvero: la vita di chi racconta la verità, anche quando farlo costa caro.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure