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Antonella Clerici, perché si è operata: la probabile diagnosi

antonella clerici

Personaggi tv. Antonella Clerici  è stata ricoverata all’Istituto nazionale tumori Regina Elena dopo essersi sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Nelle ultime ore, il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia, Vito Trojano, ha spiegato perché la nota conduttrice si è operata e qual è la probabile diagnosi. Scopriamo insieme tutti i dettagli. (Continua a leggere dopo la foto)

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Antonella Clerici, l’intervento chirurgico a cui si è sottoposta

Antonella Clerici è stata ricoverata presso l‘Istituto nazionale tumori Regina Elena. È stata la stessa conduttrice Rai a dare l’annuncio sui social. “L’intervento è è semplice, mininvasivo perché si fa per via laparoscopica (con piccolissime incisioni), di una durata abbastanza breve e senza nessuna problematica di tipo estetico né funzionale in menopausa. L’asportazione delle due ovaie, in presenza di una cisti che presenta anomalie, è l’indicazione giusta secondo le linee guida. Ma la diagnosi definitiva può essere data solo dall’esame istologico”, ha spiegato il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia, Vito Trojano all’Adnkronos Salute. (Continua a leggere dopo la foto)

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Le parole di Vito Trojano

Vito Trojano, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia, ha spiegato “a partire dalle informazioni che Antonella Clerici ha pubblicato”, il tipo di operazione a cui la nota conduttrice Rai è stata sottoposta. Le cisti ovariche sono un problema comune per molte donne, anche in post menopausa. “Possono essere di varia natura: benigne; essere l’inizio di una problematica di tipo oncologico o borderline tra una patologia benigna e una maligna”, ha spiegato Trojano all’Adnkronos Salute. Se una cisti “presenta delle variazioni anomale si rimuove e, nel caso di una paziente in menopausa, la prevenzione vuole che si asportino entrambe le ovaie perché non ha significato lasciare un ovaio che è ‘fermo’ e che può solo, nel tempo, produrre una problematica successiva e dovrebbe essere, per questo, controllato periodicamente”, ha aggiunto presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia.

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