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Antonello Fassari, oggi i funerali: il gesto da brividi in suo onore

Il ricordo virale de I Cesaroni

Tra i primi a ricordare Fassari, non poteva mancare il cast de I Cesaroni, la celebre fiction di Canale 5 che ha reso l’attore una figura simbolo del piccolo schermo italiano. La sua interpretazione di Cesare, il fratello burbero e verace della famiglia romana più amata della TV, ha lasciato un segno indelebile. Ed è proprio una scena tratta dalla sesta stagione a essere tornata virale in questi giorni: l’ultima apparizione di Fassari nella serie. Un momento apparentemente semplice, ma carico di emozione, che oggi – riletto alla luce della sua scomparsa – acquisisce un’intensità nuova.


Nell’ultima puntata dei Cesaroni 6, Cesare accetta la gravidanza di sua figlia sedicenne Matilde, dopo le incomprensioni iniziali. Pamela, Cesare e Matilde si abbracciano e si dirigono verso la cucina di casa Cesaroni, proprio come una scena di addio. Il gesto finale del personaggio, quello sguardo malinconico verso la casa, quella porta che si chiude. “Era come un addio in anticipo”, ha scritto un utente su Twitter. (continua dopo lil video)

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L’omaggio del cast e dei fan

A distanza di anni dalla messa in onda, I Cesaroni continua a vivere nei ricordi del pubblico e nelle interazioni social. In questi giorni, le pagine fan della serie hanno condiviso vecchie clip, foto dietro le quinte e aneddoti inediti. Tra i tanti, Matteo Branciamore (Marco Cesaroni nella fiction) ha scritto su Instagram: “Sei stato un padre sul set e fuori. Grazie per ogni parola, ogni sguardo, ogni consiglio”. Anche Claudio Amendola, uno dei protagonisti principali della serie, ha voluto dedicare un pensiero commosso al collega: “Addio Antonello, amico mio. Roma ti piange, la tua arte resterà per sempre”.

Ludovico Fremont, che nella serie veste i panni di Walter, ha ricordato con affetto i momenti passati insieme: “Antone’…che te devo di’…i discorsi dell’accademia nazionale Silvio d’Amico, de Ronconi, de Strehler, der teatro, der cinema…che bello quanno io e te parlavamo ar telefono…de Roma de sto lavoro, de che vordi dedica tutta la vita a sto grande circo, dove se ride e se piagne…io te dico na cosa sola…grazie! E comunque, ‘che amarezza’.

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