La carriera e le origini di Beppe Convertini
Il destino sembrava quello di diventare camionista come suo padre, ma Beppe Convertini ha scelto un’altra strada. Secchione a scuola, si è diplomato all’istituto tecnico industriale e ha ottenuto una borsa di studio per Economia e Commercio a Torino, ospite in collegio. «Era un lusso che non potevo permettermi, ma il merito mi ha dato un’opportunità». Poi la svolta con la moda e i primi passi nello spettacolo: sfilate a Milano, Parigi e New York, spot pubblicitari e conduzioni locali. Da lì il teatro con Leopoldo Mastelloni, il cinema con Belle al bar e infine la televisione: inviato al Festivalbar, poi alla guida di programmi come La vita in diretta estate, Linea verde, Uno weekend e Evoluzione Terra. «Sono fiero delle mie origini martinesi, sono come un ulivo, i cui rami si piegano ma non si spezzano mai», ha dichiarato.

“Ballando con le stelle”, la madre e i valori di Beppe Convertini
Accanto alla carriera, resta centrale la figura della madre. «Da sempre la mia alleata», ha confidato. Non a caso, la partecipazione a Ballando con le stelle l’ha dedicata a lei: «È un regalo che le faccio con il cuore, per restituirle l’amore che mi ha donato». Una complicità che dura da tutta la vita: «Trascorriamo anche le vacanze insieme da vent’anni, l’ho iscritta alla palestra della terza età». Per questo la critica di Selvaggia Lucarelli non lo ha ferito, ma lo ha riportato a quelle radici familiari che considera il suo vero punto di forza. Intanto, dopo il debutto con uno slow fox giudicato troppo lento, Convertini promette di migliorare: «Sfiderò la mia lentezza, la mia legnosità sarà più veloce».
Oltre allo spettacolo, Convertini è da tempo impegnato nel sociale. È testimonial della campagna Lilt Nastro Blu per la prevenzione dei tumori maschili e ha partecipato a missioni umanitarie in Siria, Myanmar, Brasile e Haiti. «La popolarità ha valore solo se messa a disposizione dei più fragili», ha detto. Una filosofia che deriva dall’esperienza personale accanto al padre malato, accudito con dedizione fino all’ultimo. In questo intreccio di vita privata e pubblica, Convertini si racconta senza filtri: uomo medio, sì, ma con una storia fatta di sacrifici, resilienza e affetti incrollabili.