Carlo Conti, la confessione al settimanale “Gente” sorprende (la moglie se ne lamenta)
Carlo Conti, che ha iniziato a lavorare in radio negli anni Ottanta, per poi esordire in tv, ha detto che è successo che qualcuno gli desse fastidio. “Hanno anche cercato di farmi lo sgambetto, ma io ho sempre pensato che c’è spazio per tutti… E se uno mi pesta i piedi mi sposto…”, ha rivelato il conduttore con la sua solita schiettezza. Del resto, per sua stessa ammissione, lui non ha mai rincorso niente e nessuno: “Ogni volta che è arrivata una proposta ero pronto ad affrontarla con impegno massimo, ma mai fatica…”. (continua a leggere dopo le foto)
Condurrà Sanremo 2025? Cosa ha risposto a “Repubblica”
“I migliori anni” va in onda dal 2008, “Tale e quale show“ dal 2012. Alla giornalista di “Repubblica” che gli chiedeva “Difficile cambiare?”, il conduttore Rai ha replicato: «Costanzo diceva che la televisione crea abitudine e affezione. Per questo certi programmi, anche se ripetitivi, funzionano sempre. Poi vanno rimodulati secondo i tempi, si possono attualizzare — pensi a L’eredità — e continuano a vivere. È un po’ come per le auto, su un modello che funziona si fa un restyling che vive molti anni». A proposito di Sanremo Conti ha detto: «Se me lo chiedessero, o forse me l’hanno già chiesto, mi metterò a tavolino e cercherò di capire se ho le energie e l’orecchio moderno per la scelta delle canzoni e del cast. Perché, parliamoci chiaro, il successo di Sanremo dipende dalle canzoni, per il resto è un programma tv». E ancora: «Ripeto: devo capire se ho ancora l’orecchio allenato. E, se per caso non dovessi più averlo e rifiutassi, non lo dirò perché mi sembra una mancanza di rispetto nei confronti di chi lo farà».