Moda e spettacolo, Clizia Incorvaia tra eccesso e stile
A pesare nel giudizio complessivo, non ci sono solo le interpretazioni del pubblico o le polemiche online. Gli esperti di stile hanno infatti dato un verdetto molto più generoso. C’è chi ha visto nella scelta di Clizia un abito scenografico, romantico e di grande impatto visivo, con applicazioni floreali tridimensionali capaci di evocare eleganza e femminilità. Un look che si inserisce perfettamente nella tradizione del red carpet veneziano, da sempre terreno fertile per outfit spettacolari e studiati al millimetro.
Non a caso, alcune testate specializzate hanno inserito la moglie di Paolo Ciavarro tra le presenze più apprezzate della serata, valorizzando anche la scelta beauty: capelli lisci e make-up naturale, studiato per non sovrastare la ricchezza dell’abito. Questa contrapposizione di giudizi – severi da un lato, entusiasti dall’altro – mostra come il red carpet non sia mai solo una passerella di moda, ma anche uno specchio delle dinamiche contemporanee: la visibilità degli influencer accanto agli attori, il potere dei brand che scelgono testimonial digitali, la tensione costante tra provocazione estetica e ricerca di autenticità.
Ed è proprio in questa zona grigia, tra la rosa rossa donata come segno di gratitudine e lo strascico “aereo” che ha fatto sorridere i critici più pungenti, che si colloca la performance di Clizia Incorvaia a Venezia. Un’apparizione capace di dividere, incuriosire e, soprattutto, generare conversazione: l’obiettivo non dichiarato ma spesso ricercato di ogni sfilata sul tappeto rosso.