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Dal “Grande Fratello” al carcere, il noto volto del programma condannato a 6 anni e mezzo

La storia di Kiran Maccali del “Grande Fratello”

Correva l’anno 2011 e nella casa del “Grande Fratello” entrò un contadino di origini indiane. Si chiamava Kiran Maccali e la sua storia commosse il pubblico. L’allora 25enne era stato adottato a pochi mesi da una famiglia di Romano Lombardo. Kiran non riuscì a vincere quell’edizione, ma la sua storia si diffuse in tutto il paese. Dopo la fine dell’esperienza nella casa più spiata d’Italia, la vita di Kiran è cambiata totalmente. Il presente del giovane di origini indiane, infatti, oggi è segnata da problemi con alcool e droga. Kiran ha avuto anche problemi con la giustizia: è stato accusato di estorsione ai danni dei suoi genitori e di violenza nei confronti della sua ex fidanzata. A queste si aggiunge adesso anche un’altra condanna, ancora più grave. (Continua…)

Condannato a 6 anni e mezzo

Kiran Maccali, ex concorrente del “Grande Fratello”, sarebbe stato condannato a sei anni e mezzo. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi: estorsione, stalking e violenze. L’ex gieffino avrebbe abusato di un pensionato che l’aveva ospitato nella sua abitazione. Kiran, invece, si è difeso dicendo che il pensionato era un amico di bevute e giochi al bar, al quale aveva chiesto ospitalità essendo rimasto senza casa. L’accordo di cui ha raccontato in tribunale a Bergamo e che è stato riportato dal Corriere della Sera, prevedeva che Maccali tenesse lontano dall’uomo “gente straniera che lui si portava in casa e gli chiedeva soldi”. Col tempo però, in cambio dell’ospitalità, Kiran avrebbe offerto anche favori sessuali. “È vergognoso, ma mi servivano soldi“, avrebbe confessato, negando le lesioni. Diversa ovviamente la ricostruzione della persona offesa, che ha dichiarato: “Gli davo i soldi perché lo consideravo un figlio“.

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