Un arrivederci più che un addio
Le parole di Parisi nel ricordare Baudo sono cariche di emozione: «Quelle parole Pippo sono diventate una promessa. La mia promessa a te. Oggi, mentre il mondo ti saluta, io sento solo un arrivederci. Perché qualcosa di così luminoso non può svanire: ritornerà, in un abbraccio, in una risata, in un sipario che si riapre». Il ricordo diventa così un ponte tra passato e presente, testimoniando come l’eredità di Baudo trascenda la televisione per diventare un messaggio universale di affetto e memoria condivisa.
La preoccupazione per il mondo contemporaneo
Ma Baudo non parlava solo dei timori personali. L’intervista, risalente a 17 anni fa, evidenziava già la sua attenzione critica verso i cambiamenti sociali e culturali: «Mi preoccupa che l’uomo non rispetti più l’uomo. Ormai siamo in guerra continua. Dappertutto c’è una litigiosità, una specie di odio dell’uomo contro un altro». Un’analisi che oggi appare quanto mai attuale, mostrando la lucidità con cui il conduttore osservava la società.
Leggi anche: Pippo Baudo, arriva la stoccata di Pupo dopo la morte: parole pesanti

Un messaggio sulla giustizia e l’empatia
Baudo sottolineava anche le disuguaglianze economiche e le conseguenze dell’indifferenza: «C’è un’economia mondiale che è ricchissima. Non può non pensare a quelli che non hanno. Peraltro, questi mondi, un giorno, quando si accorgeranno, diventeranno cattivi nei confronti di chi gli ha negato la gioia di vivere. Sì, acidi, amare». Le sue parole invitano a riflettere sull’importanza della compassione e della giustizia sociale, temi che rimangono centrali nel discorso pubblico contemporaneo.