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”Ecco perché non ci sono mai stato”. Roberto Bolle vuota finalmente il sacco su “Amici”

Il riconoscimento ad Amici: “Ha cambiato la percezione della danza”

Al di là delle assenze fisiche, Bolle non ha mai nascosto il suo apprezzamento per Amici. Anzi, nel dialogo con Cattelan riconosce apertamente il ruolo che il programma ha avuto nel trasformare il modo in cui la danza viene percepita in Italia. Mettere i ballerini sullo stesso piano dei cantanti e degli altri performer, racconta Bolle, ha contribuito a scardinare pregiudizi durissimi, soprattutto nei confronti della danza classica. In un Paese dove per decenni il balletto è stato percepito come elitario o distante, Amici ha avuto il merito di portarlo nelle case di tutti, normalizzandolo e rendendolo desiderabile. “Per quanto mi riguarda hanno fatto un ottimo lavoro”, afferma senza esitazioni. Parole che pesano, soprattutto perché arrivano da chi rappresenta l’eccellenza assoluta del settore e non ha bisogno di compiacere nessuno.

Mai in studio, ma non davvero assente: le collaborazioni con Amici

Dire che Roberto Bolle non abbia mai avuto a che fare con Amici, però, sarebbe falso. Anche senza mettere piede nello studio, il ballerino ha collaborato più volte con il programma. Nel 2022, ad esempio, ha offerto un’importante opportunità lavorativa a Michele Esposito, elogiandone il talento e invitandolo a esibirsi al final show di On Dance al Castello Sforzesco di Milano. In quell’occasione, Bolle ha anche salutato pubblicamente Alessandra Celentano, ricordando di conoscerla fin dai suoi esordi alla Scala. Un legame professionale e umano che va avanti da anni. Lo stesso schema si è ripetuto durante la finale di Amici 24, quando Bolle ha invitato Alessia Pecchia alla serata conclusiva di On Dance.

Segnali chiari: la distanza è solo fisica, non certo artistica o culturale. Roberto Bolle non è mai stato “alla corte di Maria”, è vero. Ma, a conti fatti, Amici e Bolle si sono incrociati più volte, riconoscendosi a vicenda un ruolo centrale nella diffusione e nella valorizzazione della danza in Italia. E chissà che, prima o poi, anche quell’assenza non venga colmata.

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