Personaggi TV. I figli di Gianni Morandi, Marianna e Marco, hanno raccontato i retroscena della loro infanzia rivelando alcuni dettagli del complesso rapporto con il padre. L’intervista al Corriere della Sera ci mostra l’iconico personaggio di Morandi da una prospettiva diversa, e inaspettata, rispetto a quella che conosciamo. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Gianni Morandi: la prospettiva dei figli sul grande cantante italiano
Gianni Morandi, figura iconica sul panorama musicale italiano, è amato e apprezzato per la sua capacità di comunicare a diverse generazioni con il suo fare da “eterno ragazzo”. Ai fan che lo hanno seguito fino dagli esordi nei primi anni 60 si aggiungono le migliaia di nuovi followers che amano seguirlo sui social. Il cantante ha infatti raccolto un seguito di 2 milioni di persone sul suo profilo Instagram e ama condividere con loro i vari momenti della sua vita. Il suo successo è sintomo di una personalità che “strega” e anche di una grande abilità nel cogliere i desideri del proprio pubblico. Ma cosa sappiamo invece della figura di Morandi padre? I figli del cantante hanno rivelato la loro prospettiva in un’intervista. (Continua a leggere dopo la foto…)
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L’intervista al Corriere: “Siamo finiti in analisi”
Marco (50) e Marianna (55), figli di Gianni Morandi, sono fieri di portare il cognome del padre (nonostante in alcune circostanze si sia rivelato un peso) e di essere cresciuti con la sua figura come guida. Eppure i due non si sono tirati indietro nel riportare un racconto poco edulcorato della propria infanzia rivelandone luci e ombre. “Ci è mancata la leggerezza” ha sintetizzato amaramente Marianna. Dall’intervista dei due fratelli traspare infatti un’immagine autorevole, rigorosa e severa che non siamo abituati a vedere associata al cantante. «Il nostro problema è che non potevamo mai sbagliare, eravamo “i figli di”, sempre con lo sguardo degli altri puntato addosso, da come ci vestivamo a come ci comportavamo» ha rivelato Marco nell’intervista al Corriere della Sera spiegando che entrambi sono ricorsi all’analisi per venire a capo della confusione interiore.
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