“Un enorme coraggio”; il pensiero delle figlie dell’attrice
Nel loro messaggio pieno di affetto e riconoscenza, le figlie hanno anche evidenziato la forza e la dignità con cui la madre ha affrontato le sue ultime settimane di vita: “È stato un privilegio essere al suo fianco nel momento del suo addio e assistere alla grazia e al coraggio con cui ha vissuto fino alla fine, come se stesse per ‘uscire di scena’, come ha detto il nostro padrino”. Un particolare significativo è che l’attrice è venuta a mancare proprio nel giorno del suo 44esimo anniversario di sobrietà in Alcolisti Anonimi, un traguardo che lei stessa considerava “il giorno che mi ha cambiato la mia vita”.
Addio a Carole D’Andrea, l’icona di Broadway e Hollywood
Nonostante la sua scomparsa, l’eredità artistica di Carole D’Andrea rimarrà ben impressa nella storia e nella memoria degli appassionati di cinema. La sua figura, infatti, era espressione di un talento straordinario e precoce che l’ha portata al successo attraverso grandi difficoltà personali. Nata il 28 agosto 1937, a 16 anni aveva già le idee chiare sul suo futuro. D’Andrea rifiutò una borsa di studio alla Penn State University per inseguire il suo sogno a New York, dopo la perdita dei genitori in un incidente stradale. Nel 1957 ottenne il ruolo di Velma nella produzione originale di West Side Story al Winter Garden Theatre. Nel 1959, fu scritturata per il musical Gypsy, ma secondo il libro Dance With Demons: The Life of Jerome Robbins, venne poi sostituita nel ruolo di Dainty June. (Continua a leggere dopo la foto…)

Il ritiro dalle scene per dedicarsi alla famiglia
Dal 1961 al 1981, D’Andrea fu sposata con Robert Morse, un attore celebre per le sue performance a Broadway e per la serie Mad Men. Dal loro matrimonio nacquero Robin Morse, Andrea Doven e Hilary Morse. Dopo una lunga carriera, D’Andrea decise di concentrarsi sulla famiglia, ma la sua interpretazione di Velma continua a essere un punto di riferimento fondamentale nella storia del musical.