Le parole dell’avvocato Ezio Bonanni
A poche ore dall’annuncio della scomparsa del giornalista Franco Di Mare, l‘avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha descritto il quadro attuale e le prossime azioni che ha intenzione di intraprendere. “Come Osservatorio nazionale amianto chiederemo al procuratore di Roma che venga fatta piena luce e giustizia sulla morte inaccettabile e ingiusta di Franco Di Mare anche per il trattamento ricevuto dalla Rai che lui stesso ha denunciato”, ha dichiarato Bonanni. “Come Osservatorio proseguiremo la battaglia di giustizia e raccogliamo il testimone dell’impegno di Franco Di Mare contro l’amianto. Sono reati perseguibili d’ufficio e come associazione siamo pronti a costituirci come parti offese. Chiederemo che i responsabili della morte di Di Mare siano individuati e puniti“, ha aggiunto l’avvocato. (Continua a leggere dopo la foto)
La nota dell’USIGRai
Solo qualche giorno fa era stata annunciato il decesso dell’ex dipendente Rai Mariusz Marian Sodkiewicz, affetto anche lui da mesotelioma. Sodkiewicz aveva denunciato l’esposizione all’amianto sul posto di lavoro. Il sindacato dei giornalisti Rai, ha deciso di intervenire con una nota che denuncia una problematica legata alle misure di sicurezza per gli inviati di guerra. “La morte di Franco di Mare è solo l’epilogo, da lui stesso annunciato, di una storia che addolora e colpisce tutte e tutti noi. La malattia resa nota da Di Mare con una intervista non è solo una questione personale e il suo riferimento a un possibile collegamento con l’attività professionale svolta per conto della Rai, deve servire da monito per rafforzare le misure sulla salute e la sicurezza sul posto di lavoro. In oltre 30 anni di carriera in Rai come inviato Franco di Mare ha raccontato numerosi conflitti, dalla Bosnia al Kosovo, fino alla guerra in Iraq e in Afghanistan, incarnando in pieno la missione del servizio pubblico di illuminare le periferie del mondo. Ai famigliari di Franco Di Mare il pensiero commosso e le condoglianze di tutte le colleghe e i colleghi dell’Usigrai”.