
Personaggi tv. Iva Zanicchi e l’ultima chiamata con Ornella Vanoni: “Cosa mi ha detto” – In queste ore il mondo della musica e della televisione continua a rendere omaggio a Ornella Vanoni, scomparsa a 91 anni. Tra i tanti volti che hanno ricordato la “signora della canzone italiana” (da Vasco Rossi a Mahmood, passando per Annalisa, Fabio Fazio, Maria De Filippi e Francesca Fagnani) è arrivata anche la voce di Iva Zanicchi, collega ma soprattutto amica di una vita. Ai microfoni di TGCom24, l’Aquila di Ligonchio ha condiviso un racconto intimo e commosso dell’ultimo scambio avuto con Ornella.

Iva Zanicchi e l’ultima chiamata con Ornella Vanoni: “Cosa mi ha detto”
“Ho tantissimi ricordi legati a lei”, ha raccontato Zanicchi con un filo di voce. “Era un’amica sincera, intelligente, molto colta”. La cantante ha spiegato che l’aveva sentita appena una settimana fa: “Mi ha detto che stava benino. Mi chiamava per congratularsi o per sgridarmi. Quasi sempre per sgridarmi! ‘Quando ti tagli quei capelli? Fai schifo, sono troppo lunghi’, mi ha detto. Ieri sono andata dal parrucchiere e li ho tagliati. Oggi volevo chiamarla per dirglielo. Perché io la ascoltavo”. Un gesto semplice, tenero, che racconta la natura schietta di Ornella e l’affetto profondo tra le due artiste. “L’ho amata tantissimo. Abbiamo fatto Sanremo insieme, Canzonissima, la Mostra Internazionale di Musica Leggera… Lei era spietatamente sincera, per questo la stimavo tanto”.


“Quando ho acceso il telefono, ho capito”: il momento della notizia
In un’altra intervista all’AGI, Iva Zanicchi ha rivelato come ha saputo della scomparsa dell’amica: “Stamattina avevo il telefono spento. Quando l’ho acceso ho visto un sacco di chiamate. Ho pensato: ‘Oddio, è successo qualcosa’. Poi è arrivata mia figlia: ‘È morta Ornella Vanoni’. Mi si è gelato il sangue”. La cantante ha ricordato Ornella con una partecipazione emotiva palpabile: “Per me era un’amica preziosa. Mi sgridava, mi dava consigli buoni: non è da tutti. È stata la più grande interprete italiana. Quando cantava arrivava al cuore. E poi quell’ironia… era fortissima”.
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