Mediaset e Rai sotto accusa: Alda D’Eusanio senza filtri
Alda D’Eusanio non risparmia critiche a Mediaset, pur chiarendo di non avere cause legali in corso. «Sono stati scorretti e ingrati anche con me», racconta. Ma nemmeno la Rai esce indenne: «È una continua censura. So cosa vuol dire: invitai la mamma di Welby e il padre di Eluana Englaro, e fecero un casino. Oggi succede anche con Ranucci, che almeno ha il coraggio di dire cose scomode».

Una carriera di successi “strappati”
Con un pizzico di amarezza, l’ex volto Rai elenca i programmi da lei ideati e portati al successo — La Vita in Diretta (nata come Italia in Diretta), Al posto tuo, Ricomincio da qui, Ricominciare, Un pugno o una carezza — e sottolinea come siano stati tutti tolti per essere affidati ad altri, per poi essere chiusi quando non funzionavano più. Oggi non riceve proposte televisive e non se ne fa un cruccio, ma osserva che non vede eredi del suo stile: «Non vedo nessuno che abbia il mio coraggio. L’unica che stimo davvero è Milena Gabanelli: faceva un Report che era un’altra cosa, ma non è più in Rai». Le parole di Alda D’Eusanio non passano inosservate. Tra colline e vigneti, il suo agosto abruzzese si trasforma in un osservatorio privilegiato da cui lanciare frecce avvelenate verso chi, secondo lei, ha perso il senso del mestiere. Nel mirino finiscono i meccanismi della tv generalista, il sistema delle grandi reti e i comportamenti delle star più potenti. Che si condividano o meno le sue opinioni, resta il fatto che la sua voce continua a essere una delle poche a parlare senza guanti.