Chi è la compagna dell’attrice Tecla Insolia
Si tratta di Sara Petraglia, regista del film L’Albero, il progetto che ha segnato uno spartiacque nella sua vita. Sul set è nato un legame profondo, diventato presto una relazione stabile. “È stata una magia”, racconta l’attrice, spiegando come quell’incontro le abbia regalato tranquillità, fiducia e una sensazione nuova di stabilità emotiva. Non entra nei dettagli della quotidianità, non specifica se convivano già. Ma parla di un equilibrio fatto di ritorni, di casa, di presenza. Racconta anche di un gatto, Willy, che va e viene liberamente, simbolo perfetto di una vita non ingabbiata, fatta di affetti scelti e non posseduti. “Le cose possono finire”, ammette con lucidità. “Ma non voglio essere prudente. Voglio avere fiducia. Voglio credere nel futuro.” Parole semplici, ma tutt’altro che ingenue.

Una carriera in ascesa, senza fretta
Oggi Tecla Insolia è considerata una delle attrici più promettenti del panorama italiano. Dopo il successo con L’Arte della Gioia di Valeria Golino, ha collezionato due David di Donatello, un Nastro d’Argento ed è nel cast di Familia di Francesco Costabile, film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2026. Eppure, nonostante i riconoscimenti, continua a mantenere un approccio distante dalle logiche dell’hype. Racconta di una famiglia semplice, di genitori che le ripetono di lavorare e studiare, di colleghe che parlano di “battere il chiodo finché è caldo”. Lei, invece, quel chiodo non lo vede. Sente il bisogno di fermarsi, imparare, recuperare il tempo dello studio. Ammette di aver smesso presto, di non essersi laureata perché già da giovanissima lavorava. Oggi vuole colmare quei vuoti, senza fretta, senza pressioni.
C’è infine un altro dettaglio che racconta molto del suo modo di stare al mondo: il rapporto complicato con i social. “Mi feriscono”, dice senza giri di parole. Usa poco il telefono, a volte non risponde, si fa rimproverare. Poi prende una bicicletta e arriva. Un’immagine semplice, quasi cinematografica, che restituisce perfettamente l’idea di una giovane donna che sceglie la lentezza, la presenza, il contatto reale. Anche quando tutto intorno spinge verso l’opposto. Ed è forse questo il filo che tiene insieme tutto: il lavoro, l’amore, le scelte. Nessuna corsa, nessuna maschera. Solo il desiderio ostinato di restare fedele a se stessa.