
Il paragone con Chiara Ferragni: l’autonarrazione
Tra i passaggi più discussi della newsletter, Lucarelli ha paragonato Barbara D’Urso a Chiara Ferragni, sottolineando similitudini nella gestione della propria immagine pubblica. “Era esattamente ciò che faceva Chiara: non accettava intermediazioni, interviste, confronti. Gli interlocutori erano tutti troppo ‘bassi per lei’ e lei si raccontava in autonomia, col filtro che voleva”, ha scitto secondo quanto riporta Adkronos.
Secondo Lucarelli, entrambe le figure incarnano un modello di comunicazione centrato sull’autonarrazione, sulla selezione di ciò che il pubblico può vedere e sulla costante attenzione al proprio controllo mediatico. In questo senso, D’Urso, come Ferragni, non si è mai davvero messa in discussione, mantenendo una distanza netta rispetto agli altri e al contesto dello show.
Social e “sitcom parallela”: la strategia di D’Urso
Un’altra critica riguarda la gestione social della conduttrice durante il programma. Lucarelli sostiene che D’Urso abbia creato una sorta di “sitcom parallela” con il maestro Pasquale La Rocca, utilizzando i social per commentare e reinterpretare il proprio percorso a Ballando. “D’Urso non ha fatto che metacommentare se stessa, creare un suo Ballando, illudendosi di essere ancora padrona del racconto”, ha osservato la giurata, evidenziando come la conduttrice abbia privilegiato l’autopromozione rispetto al coinvolgimento reale nello show.