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Lutto per la Tv italiana, se ne va un pezzo di storia immenso

Ritratto del giornalista Giovanni Masotti in televisione

Il mondo dell’informazione italiana è in lutto per la scomparsa di Giovanni Masotti, una delle figure più riconoscibili del giornalismo televisivo e, in particolare, della Rai. Giornalista politico di lungo corso, è stato per decenni un punto di riferimento per il pubblico, soprattutto nell’ambito dell’informazione istituzionale e parlamentare.

Secondo quanto emerso, Masotti è morto all’alba di oggi, intorno alle 5.00, a Roma, dove era ricoverato in una clinica privata. Le condizioni si erano aggravate a causa di una broncopolmonite con complicazioni.

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Gli inizi nella cronaca e il passaggio tra carta stampata e radio

Nato nel 1951, Giovanni Masotti apparteneva alla generazione di giornalisti formatisi sul campo. Aveva esordito nel 1974 come cronista al quotidiano Momento-sera, occupandosi di cronaca cittadina e attualità politica.

Successivamente era passato a Radio Monte Carlo, dove aveva affinato il linguaggio radiofonico e la capacità di sintesi, elementi che avrebbero caratterizzato tutta la sua carriera. In seguito approda a La Nazione di Firenze, occupandosi di politica locale e nazionale fino a ricoprire il ruolo di capocronista.

L’ingresso in Rai e la conduzione del TGR Toscana

Alla fine degli anni Ottanta Masotti entra in Rai, inizialmente nella sede regionale di Firenze. Qui conduce il TGR Toscana nelle edizioni principali delle 14.00 e delle 19.30, collaborando anche con i telegiornali nazionali e i radiogiornali Rai.

Il suo stile, sobrio e orientato alla comprensione del contesto politico e istituzionale, lo rende rapidamente riconoscibile al pubblico del servizio pubblico.

Il ruolo centrale al TG2 e l’attività parlamentare

Nel 1990 Giovanni Masotti entra nella redazione del TG2 come giornalista parlamentare. Tra il 1994 e il 1997 conduce l’edizione serale delle 23.30, consolidando il profilo politico del notiziario.

All’interno della testata ricopre incarichi di crescente responsabilità: diventa caporedattore del politico e, nel 2002, viene nominato vicedirettore del TG2 dal Parlamento. In questi anni segue da vicino i lavori delle Camere, il governo e le principali istituzioni.

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