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Mara Venier nella bufera, interviene Lilli Gruber

Lili Gruber difende Mara Venier

La salutiamo e ovviamente la invitiamo, ma diciamo anche che l’hanno lasciata sola con una patata bollentissima e una grande grana da gestire, perché tra il comunicato dell’ambasciatore israeliano e quell’altro che ha detto che il Festival era troppo di sinistra le polemiche erano già infuriate“. Con queste parole Lili Gruber ha preso le difese di Mara Venier, che in questi giorni è finita nel vortice della polemica dopo aver letto il comunicato Rai. In studio erano presenti anche Massimo Giannini, l’editorialista di Repubblica e il direttore editoriale del Secolo Italia, Italo Bocchino.

Tra i due si è scatenata una discussione, partita con il primo che affermava: “Ma è possibile che con questa Tele Meloni Mara Venier, che è la più straordinaria conduttrice televisiva che abbiamo, a 73 anni ha ancora il problema di dover rendere conto al funzionario Rai? Mara Venier ha zittito Dargen D’Amico, che ha detto una cosa totalmente neutra. Ho visto lo sguardo terrorizzato di Venier che probabilmente guardava il funzionario Rai, quello di cui parlava Renato Zero nella canzone Viva la Rai». Aggiungendo: “E Tele Meloni ha persino un problema se un cantante dice ‘Stop al genocidio’ e un altro dice che i migranti apportano un importante contributo al nostro paese? E quando parlo di autocensura, mi riferisco a Mara Venier“. Bocchino risponde più volte con: “Mara Venier è una persona seria e sa che in una trasmissione di spettacolo si parla di spettacolo, non si fa politica


   

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