Il provino con Tinto Brass: un incontro lampo che finisce in tre secondi
Mara non edulcora nulla e racconta anche gli incontri più scomodi.
Alla domanda su Tinto Brass, sorride e rievoca un episodio che sembra uscito da una sceneggiatura: “Andai a fare un provino. C’erano lui e la moglie Tinta, Carla Cipriani. A un certo punto lei mi chiede: ‘Facci vedere le tette’. Io risposi: ‘Manco per sogno’. Fine del provino.” Una scena secca, quasi comica, che dice molto più delle mille parole sul carattere della Venier e su quella sua capacità naturale di mettere paletti senza perdere un grammo di ironia.
Patty Pravo, un’amicizia luminosa: “Siamo molto amiche”
Nella sua vita non ci sono solo uomini e passioni ingombranti, ma anche amicizie rare e preziose. Come quella con Nicoletta Strambelli, alias Patty Pravo, che all’epoca si faceva chiamare anche Guy Magenta. “Siamo molto amiche”, dice con una semplicità che non lascia spazio a retorica. Due caratteri forti, due donne che hanno attraversato la musica e lo spettacolo ognuna a modo suo, trovandosi e riconoscendosi. Quando il discorso si sposta sui suoi storici amori, il tono cambia. Si accende, si diverte, racconta. Con Jerry Calà la parola chiave è: ridere. “Con Jerry si rideva tanto”, ricorda. Ma aggiunge subito l’altra metà della storia: “Era ironico e infedele”. Un uomo che se ne andava e tornava, disordinato, istintivo. “Io ero per lui come una mamma che lo perdonava sempre”, ammette senza giri di parole. E poi c’è la gelosia. Quella feroce di Calà verso Renzo Arbore: “Jerry diventava matto quando sentiva nominare Arbore. Per farlo ingelosire facevo telefonare a casa da un amico che imitava la voce di Renzo. Jerry andava a rispondere e lo vedevo diventare verde.”
È un aneddoto irresistibile, che racconta la loro dinamica meglio di qualsiasi teoria. Eppure la storia prende una svolta inattesa quando, con Arbore, l’amicizia diventa una relazione vera: “Poi con Renzo ci mettemmo insieme sul serio. Jerry non l’ha mai digerita”. Una frase che racchiude rivalità, nostalgia e quel filo di malinconia che accompagna gli amori che finiscono ma non si spengono del tutto.
