
La famiglia e la routine lavorativa di Paolo Sottocorona
Nonostante la notorietà in televisione, Paolo Sottocorona ha sempre mantenuto una vita privata riservata. Era legatissimo alla compagna Dora e ai suoi amati cani, che rappresentavano per lui un punto fermo nella quotidianità. La sua giornata iniziava molto presto: si svegliava prima dell’alba per prepararsi alle dirette televisive, consultando mappe meteorologiche, dati satellitari e aggiornamenti sul tempo. Questo impegno quotidiano gli permetteva di arrivare puntuale negli studi di La7 e affrontare le rubriche con la consueta precisione e calma, qualità che lo hanno reso uno dei volti più apprezzati e affidabili del meteo italiano.
Erano le 5 del mattino del 26 febbraio 2018. A Roma durante la notte aveva nevicato, al lavoro ci arrivarono in pochi.
— Flavia Fratello (@flaviafratello) October 9, 2025
Paolo sembrava Indiana Jones, io avevo rimediato un colbacco.
" Facciamoci una foto disse, siamo stati bravi".
Quanto ci mancherai. pic.twitter.com/UoUiqVAnbV
Il ricordo dei colleghi e le circostanze del decesso
La notizia della sua morte ha suscitato una vasta ondata di commozione tra colleghi e spettatori. Il giornalista David Parenzo, durante la puntata de L’aria che Tira, ha ricordato Sottocorona con voce rotta, sottolineando come ogni mattina si trovassero per un caffè e scambiarsi una battuta sul tempo: “Non c’è retorica, le parole servono solo a dire: caro Paolo, ovunque tu sia, questa sarà sempre la tua aria che tirerà. Non c’è sostituzione” (La7).
Le circostanze del decesso non sono ancora state rese note. Ciò che colpisce, però, è la rapidità con cui è accaduto: poche ore dopo la sua ultima diretta, Paolo Sottocorona se n’è andato in silenzio. L’ipotesi che si è fatta strada è quella di un malore improvviso e non prevedibile. Vista la sua natura riservata, non erano note patologie. La sua passione per la meteorologia, unita a una comunicazione chiara e rassicurante, ha fatto di lui una figura amata e rispettata, e il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha seguito con affetto.