Signorini e il potere: “Fa il GF perché è pagato bene”
Il discorso si sposta poi su Alfonso Signorini, volto simbolo del Grande Fratello. Qui Chiambretti si fa ancora più diretto: “Credo che lo faccia perché è pagato molto bene”. Un’osservazione che porta alla luce la distanza tra il Signorini direttore e intellettuale e il Signorini intrattenitore televisivo. Chiambretti ricorda che Signorini ha sempre avuto rapporti con il potere, fin dai tempi della direzione del settimanale Chi, quando molte notizie “anticipavano movimenti politici di Berlusconi”. Oggi, prosegue, è rimasta “la grande amicizia con Marina Berlusconi”, ma il potere vero sembra più una suggestione che una realtà.

“Non comanda: fa solo quello che gli viene detto”
Il ritratto di Signorini tracciato da Chiambretti si chiude con una riflessione sul suo reale peso decisionale all’interno del reality: “L’Alfonso che vedo al Grande Fratello porta a casa la trasmissione con fatica”, osserva. “Non comanda, fa una cosa coadiuvata da altri che decidono anche per lui”. E aggiunge, con tono critico: “Se fosse davvero di potere, direbbe ‘questo non lo facciamo’ o chiuderebbe il programma tre mesi prima”. Un affondo che ridimensiona l’aura autoritaria spesso attribuita al conduttore, mostrando invece un volto più esecutivo che decisionale.