
A più di ventiquattro ore dalla morte di Ettore Pausini, zio della celebre cantante Laura Pausini, il silenzio dell’artista ha sollevato un vero caso familiare. L’uomo, 78 anni, è stato investito da un pirata della strada mentre percorreva in bicicletta gli Stradelli Guelfi a Bologna. Un dramma che ha sconvolto la comunità locale, ma che ha anche fatto emergere tensioni mai sopite tra i membri della famiglia Pausini.
A parlare pubblicamente non è stata la cantante, ma la cugina Sabrina Pausini, figlia della vittima, che ha espresso un profondo risentimento nei confronti dei parenti più noti, prendendo nettamente le distanze dal nome della star.
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Chi era Ettore, lo zio di Laura Pausini
Ettore Pausini era il fratello del padre di Laura, ma — come racconta ora la figlia Sabrina — i rapporti con il resto della famiglia erano tutt’altro che stretti. L’uomo era molto conosciuto a Solarolo, dove gestiva da anni un salone da barbiere, ed era apprezzato per il suo carattere semplice e la dedizione al lavoro.
La notizia della tragedia è arrivata in Trentino, dove vive e lavora Sabrina come ingegnere ambientale. La donna è tornata immediatamente in Emilia per affrontare il dolore della perdita e, dopo ore di silenzio, ha deciso di rompere il silenzio sui social, scagliandosi contro chi aveva messo in primo piano la parentela con la famosa cantante.
Lo sfogo di Sabrina Pausini: “Non li voglio al funerale”
Lo sfogo di Sabrina non ha lasciato spazio ai dubbi: “A chi ha sottolineato la parentela, sottolineo che è solo sulla carta — ha scritto su Facebook — perché a quella parte di parentado non è mai fregato nulla di me e di mio padre. E io non li voglio al funerale. Io non sono come loro e tali valori me li ha insegnati proprio mio padre. Chissà che per una volta i giornali facciano informazione corretta”.
Parole dure, che mettono in luce un legame familiare ormai incrinato. La donna, profondamente segnata dal dolore, ha poi aggiunto un pensiero carico di rabbia verso l’uomo che ha investito suo padre, un 29enne di Rimini che si è costituito poche ore dopo l’incidente: “Era mio padre e me l’hanno ammazzato così. Voglio vederlo in faccia quell’assassino”.
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