Caterina Caselli, classe 1946, è una cantante, produttrice discografica, attrice e conduttrice televisiva italiana. Conosciuta anche come “Casco d’oro” per la particolare acconciatura che la caratterizzava nel periodo di maggior successo, è soprattutto nota al grande pubblico per la canzone del 1966 Nessuno mi può giudicare. Oggi è soprattutto una nota talent scout, fanno parte della sua scuderia nomi come: Madame, Sangiovanni, Malika Ayane e i Negramaro. Nella puntata di ieri, 10 Febbraio 2022, Caterina Caselli ha deciso di raccontarsi a Oggi è un altro giorno. Il ricordo di suo padre ha commosso il pubblico da casa. (Continua a leggere dopo la foto)
“Oggi è un altro giorno”, Caterina Caselli si commuove ricordando suo padre
Caterina Caselli, il “Casco d’oro” della musica italiana, è stata ospite di Oggi è un altro giorno nella puntata di ieri 10 febbraio 2022 per presentare il documentario dedicato alla sua vita in onda su Rai 3, Caterina Caselli: Una vita, 100 vite. Parlando della morte di Luigi Tenco, Caterina Caselli si è lasciata andare anche al ricordo di suo padre: «Cantavo a Sanremo “Il cammino di ogni speranza”. Eravamo ospiti all’hotel Savoy e una notte verso le due ho sentito rumori strani provenire fuori dalla stanza. Sono scesa nella hall, c’era Lucio Dalla in vestaglia con altri cantanti, poi abbiamo saputo che Tenco si era suicidato. Io non sono riuscita a dire quella parola per molto tempo perchè mio padre si è tolto la vita quando avevo 15 anni. Per anni in famiglia non ne abbiamo parlato anche perché in passato i problemi di depressione non erano ben riconosciuti, eri a volte considerato “pazzo”. Ho tenuto celato questo dolore per molto tempo e grazie a Renato e al documentario mi sono sentita di svelare l’accaduto. Ero la preferita di papà e all’inizio mi sono sentita tradita, poi ho capito molte cose anche in relazione al suo passato». (Continua dopo la foto)
Il rapporto con sua madre
Poi Caterina Caselli ha parlato anche del rapporto che aveva con sua madre: «Fin da piccola volevo cantare, mia madre però mi diceva che non era un mestiere da donna. Avevo visto dei cartelli che pubblicizzavano le lezioni di una maestro di musica e volevo frequentarle, lei non voleva pagarle e io sono andata a lavorare. La devo comunque ringraziare perché i suoi “no” mi hanno dato grande forza, anche di superare i momenti d’angoscia. Mi ha dato la forza di credere in me e quando ha visto che la mia carriera ingranava era settimo cielo».