Un amore tra musica, scandali e colpi di scena
Ripercorrendo la storia, scopriamo che la loro relazione è stata tutt’altro che banale. Iniziata tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, era fatta di passioni travolgenti e tragedie private. Pensate che i due hanno dovuto affrontare la perdita di un figlio, un dolore che li ha segnati per sempre. E non è tutto: Paoli visse un periodo buio che lo portò, nel 1963, a tentare il gesto più disperato.



Il racconto che non ti aspetti: Ornella in corsia di notte
Ed ecco il colpo di scena degno di una soap. Quando Ornella venne a sapere del tentato suicidio di Gino, si precipitò da lui in ospedale di notte, per evitare paparazzi e malelingue. Il suo racconto, tra una risata amara e una confidenza, è rimasto scolpito nella memoria: “Sono andata a trovarlo in ospedale di notte, per non farmi fotografare, ed evitare che partisse il pettegolezzo: per chi si è sparato?”. E ancora: “Gino era in camera iperbarica e rideva come un matto. Mi scompigliava i capelli e diceva di me: ‘Sembra un setter, invece è un boxer! È il mio boxer!’”. Altro che melodramma, qui c’è vita vera, tra ironia e dolcezza.
Alla fine, cosa resta di questa storia? Le canzoni, ovviamente! Brani come “Senza fine”, “Che cosa c’è” e “Sapore di sale” sono diventati la colonna sonora di un amore fuori dagli schemi, capace di resistere agli anni e alle mode. Gino Paoli, scegliendo quella foto, ha voluto dirci che tutto è ancora lì, sospeso tra le note e i ricordi. E che, forse, Ornella Vanoni per lui non sarà mai davvero lontana.