Mauro Corona, la confessione a “Verissimo”
Mauro Corona, con la franchezza che lo contraddistingue, ha deciso di affrontare pubblicamente la questione senza sottrarsi alle proprie responsabilità. In un’intervista concessa a “Verissimo“, l’alpinista, scultore e scrittore ha ammesso di aver commesso un grave errore, spiegando però di non voler cercare scuse. “Sono umano anch’io – ha dichiarato – e ho sbagliato. Non mi nascondo dietro giustificazioni. Pagherò quello che devo pagare, come è giusto che sia“.
Secondo quanto emerso dalle prime indiscrezioni, il controllo sarebbe avvenuto durante una serata tranquilla, che però si è trasformata in un momento di forte imbarazzo per l’interessato. Nonostante l’apparente calma, il tasso alcolemico riscontrato era ben oltre il limite massimo consentito, facendo scattare le misure previste. (Continua…)

Le dichiarazioni dell’alpinista
Corona ha anche colto l’occasione per riflettere più ampiamente sui rischi dell’abuso di alcol e sulla necessità di mantenere sempre alta l’attenzione, specialmente quando si ricoprono ruoli pubblici che comportano una grande responsabilità verso il pubblico. Ha assicurato che da questo episodio trarrà insegnamenti preziosi, impegnandosi a promuovere messaggi positivi sul tema della sicurezza stradale. “Se da uno sbaglio può nascere qualcosa di utile – ha detto – allora sarà mio dovere impegnarmi ancora di più per sensibilizzare su questi temi“. Una chiusura che, pur nella gravità dell’accaduto, lascia aperto uno spiraglio di speranza verso una possibile rinascita personale e professionale.
Non appena la notizia si è diffusa, il pubblico si è spaccato tra chi ha condannato severamente l’accaduto e chi, invece, ha mostrato comprensione per l’errore umano. Sui social network si è scatenato un vero e proprio dibattito: da una parte c’è chi ha sottolineato quanto sia grave che una figura tanto amata e popolare possa commettere simili leggerezze, dall’altra c’è chi ha invitato alla moderazione nei giudizi, ricordando che dietro ogni personaggio famoso c’è pur sempre una persona soggetta a debolezze come tutti gli altri.