Ieri sera, 16 Settembre 2021, è tornato in onda in prima serata su La7 il programma di attualità Piazzapulita, condotta da Corrado Formigli. Il formato è giunto alla sua undicesima edizione, così come ha ben specificato il padrone di casa subito dopo l’ingresso in studio. Tante le novità di questa stagione. Tra le presenze fisse, che si alterneranno nelle varie puntate, ci sono: Annalisa Cuzzocrea, Mario Calabresi, Antonio Padellaro, Tito Boeri e Alessandra Sardoni. Tra le novità anche una rubrica affidata a Selvaggia Lucarelli (#PiazzaSelvaggia). Infine, grafica, sigla e logo rinnovati. Vediamo ora insieme cos’è accaduto nella prima puntata. (Continua a leggere dopo la foto)
Piazzapulita, Corrado Formigli inizia con il “botto”
Su La7 nella serata di ieri giovedì 16 settembre 2021 è iniziata una nuova stagione di Piazzapulita con Corrado Formigli. Per prima cosa il padrone di casa ha spiegato le linee guida della prima puntata: «Quella di questa sera sarà una puntata straordinaria. Vorrei essere chiaro che su Green pass e sui vaccini dobbiamo schierarci e dire quello che si pensa. Noi siamo d’accordo su tutto, anche sull’estensione del certificato verde. Qualcuno sa spiegarmi come sarebbe migliore la nostra vita senza Green pass?» Poi il conduttore ha lanciato anche una “frecciatina” al Presidente Mario Draghi: «Il dibattito su vaccini e Green pass è fasullo, la maggior parte degli italiani è favorevole, divide solo le fazioni politiche. Mario Draghi è troppo monosillabico». Poi il discorso si è sposato su Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
“I decreti sicurezza”
Durante il corso della prima puntata di Piazzapulita, Corrado Formigli ha intervistato Giuseppe Conte e l’argomento trattato ha riguardato i decreti sicurezza. A Conte, Formigli, come riportato da Libero Quotidiano.it, ha chiesto dei decreti sicurezza, i testi voluti da Lega e Salvini ai tempi del Conte I. “I decreti sicurezza sono di estrema destra”, ha affermato Formigli. Dopo aver sentito ciò, Conte ha precisato: “A parte le etichette contesto il fatto che la sicurezza sia un problema della destra, è un atteggiamento sbagliato. Il problema della sicurezza riguarda tutti, dobbiamo farcene tutti carico, soprattutto se uno vuole governare la complessità. Detto questo, nel Conte I c’erano due forze politiche che non riuscivano a trovare la quadra. Alla fine fu fatto il contratto di governo con le esitanze di entrambi. Quindi quando io ho detto che il mio cuore batte a sinistra, non che sono di sinistra, sono un cattolico democratico”.
Il botta e risposta però tra il conduttore e Giuseppe Conte non si ferma e così Formigli ha continuato dicendo: “Ma lei oggi da cattolico democratico rifirmerebbe quei decreti sicurezza?”. L’ex premier, a questo punto, ha esposto alcuni degli elementi contenuti in quei testi: “Protezione umanitaria e qualche altro capitolo di quei decreti sono temi sui quali abbiamo dibattuto, rispetto alla versione originaria ottenemmo molte modifiche”. E il conduttore ha aggiunto: “Si può dire che i decreti sicurezza abbiano aumentato l’insicurezza”. A questo punto Conte ha concluso: “Sì, in un certo senso lo si può dire. Ci metterò sempre la faccia su quello che faccio, ma Salvini ha fallito sui decreti sicurezza perché non andava ai consigli europei dove si discuteva di una gestione europea dell’immigrazione”.