
Un amore travolgente tra Pippo Baudo e Adriana Russo
“Eravamo innamorati ma Pippo Baudo si fece prendere da una frenesia inspiegabile”, ricorda la Russo in un’intervista a Oggi. “Andò da mio padre e gli chiese la mia mano, voleva portarmi a vivere nella sua villa di Morlupo, fare di me la madre dei suoi figli. E sia chiaro, di figli non ne voleva due, ma cinque”. Un amore forte, senza mezze misure, che non conosceva pause.
Dopo appena un anno di relazione, Baudo, ancora in attesa del divorzio dalla prima moglie Angela Lippi, aveva già pianificato il matrimonio a Las Vegas, come nelle migliori favole americane. Ma proprio davanti a quel grande passo, la giovane attrice sentì il fiato corto: “Correva, come se avesse una gran fretta. Dopo neanche un anno insieme, siccome non aveva avuto ancora il divorzio dalla prima moglie aveva organizzato il matrimonio a Las Vegas. È stato lì, davanti al grande passo, che mi sono spaventata e mi sono tirata indietro”.

La gelosia di Pippo Baudo: il racconto di Adriana
Se la passione tra i due era intensa, a pesare fu anche un lato più difficile: la gelosia. “Lui aveva una gelosia morbosa”, spiega oggi Adriana. “Ho avuto l’impressione che mi volesse isolare. Gli ho detto tra le lacrime che non me la sentivo di sposarlo e lui la prese malissimo. Era come se non ci credesse, come se non capisse, ma io ero inamovibile e a un certo punto lo vidi piangere”. Un’immagine rara, quella di un Pippo Baudo fragile e ferito, lontano dalla figura pubblica di uomo sicuro e ironico che il pubblico amava.
Il rimpianto di Adriana Russo
La notizia della sua scomparsa ha riaperto ferite mai del tutto rimarginate. Adriana Russo ammette di averlo saputo subito, ma di non aver trovato la forza di andare a salutarlo un’ultima volta: un dolore intimo, difficile da affrontare. Il rimpianto più grande, però, resta legato alla loro storia interrotta bruscamente negli anni Ottanta. “Allora mi sembrava di pagare un prezzo esagerato, oggi col senno di poi dico che ho sbagliato. Era una storia d’amore pura e se fosse rimasta segreta, vissuta passo dopo passo, senza fretta, forse sarebbe durata fino a oggi”.