La diffida di Dina Minna
La diffida notificata a Katia Ricciarelli rappresenta un atto formale volto a tutelare l’immagine e la reputazione di Dina Minna. Nell’atto legale, si richiede espressamente alla Ricciarelli di «cambiare registro» nelle sue prossime apparizioni pubbliche, a partire dall’intervista prevista al programma Verissimo il 13 settembre. In caso di mancato rispetto di tale richiesta, l’avvocato Pensa ha annunciato la possibilità di intentare azioni legali a tutela della sua assistita. Il documento sottolinea inoltre che tutte le decisioni relative ai rapporti personali e ai contatti tra Baudo e la sua ex moglie sono sempre state espressione della «volontà diretta di Pippo Baudo», sgombrando il campo da ogni ipotesi di interferenza da parte della segretaria. Si precisa che la gestione delle chiamate e delle comunicazioni era effettuata su precisa richiesta del conduttore stesso, che negli ultimi tempi aveva scelto di circondarsi solo delle persone a lui più care e fidate.

Il ruolo della segretaria nella vita di Baudo
Dina Minna è stata una presenza costante accanto a Pippo Baudo per decenni, svolgendo funzioni che andavano ben oltre il semplice ruolo amministrativo. Era lei a occuparsi della gestione degli appuntamenti, delle chiamate e dei rapporti con collaboratori, amici e familiari. Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, persino personaggi noti come Loretta Goggi avrebbero incontrato difficoltà a comunicare direttamente con Baudo negli ultimi anni, proprio a causa della ferrea organizzazione imposta dalla segretaria. Minna è rimasta accanto al conduttore anche durante i suoi ultimi giorni di vita, insieme alla figlia Tiziana, nel reparto del Campus Biomedico. Nonostante le polemiche, numerose testimonianze sottolineano la dedizione e la professionalità di Dina Minna, che avrebbe sempre agito nell’interesse di Baudo e nel rispetto delle sue volontà. La soprannominata “Bau-Dina”, come alcuni le attribuiscono, ha preferito mantenere un basso profilo, lasciando parlare i fatti e affidandosi agli strumenti legali per tutelare la propria reputazione laddove necessario.

Questioni di eredità e prospettive future
La questione dell’eredità di Pippo Baudo resta complessa e delicata. La nota dell’avvocato Pensa, in risposta alle dichiarazioni della Ricciarelli, conclude: «la Ricciarelli può tenersi i suoi giudizi per sé, perché la cosa non la riguarda». Questa affermazione evidenzia la volontà di chiudere ogni polemica relativa agli aspetti patrimoniali e di preservare il rispetto verso le persone coinvolte. Al momento, l’attenzione rimane concentrata sulle possibili evoluzioni legali e sulla necessità di chiarire definitivamente le dinamiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni della vita di Baudo. L’intera vicenda rappresenta uno spaccato significativo delle dinamiche che possono sorgere attorno a una figura pubblica di grande rilievo. Da una parte, la richiesta di rispetto per la privacy e la volontà dei protagonisti; dall’altra, l’interesse mediatico e pubblico che accompagna ogni dettaglio della loro storia personale e professionale. Resta da vedere quali saranno i prossimi sviluppi e se le parti coinvolte opteranno per una soluzione riservata o se il confronto continuerà anche nelle sedi giudiziarie.