“Non si direbbe, ma ce l’ha”: il siparietto su Can Yaman
E poi, inevitabilmente, arriva la domanda sul suo compagno di set.
Preziosi sorride e, con la sua ironia disarmante, si lascia scappare una battuta destinata a diventare virale: “Non si direbbe, ma ha un po’ di pancetta!”, ride. “Scherzi a parte, è un attore molto preparato, un ottimo compagno di lavoro. È stato affascinante guardarlo muoversi nei luoghi in cui abbiamo girato: ha un’energia fisica e scenica impressionante”. Una battuta che smonta, con eleganza e simpatia, l’immagine da supereroe perfetto che accompagna Can Yaman, ormai icona globale del fascino mediterraneo. Del resto, anche questo è il segreto di Sandokan: mostrare l’umanità dietro il mito, l’uomo dietro il personaggio.


Una leggenda che torna, ma guarda avanti
Preziosi conclude ricordando come questa nuova Sandokan non voglia imitare il passato, ma reinventarlo: “Non è un clone della saga dei Pirati dei Caraibi. È un racconto diverso, più occidentale, che parte dal Mediterraneo ma attraversa culture e paesaggi lontani. È un viaggio che parla di libertà, ma anche di identità. E credo che oggi sia un messaggio di cui abbiamo davvero bisogno”. La serie, attesa su Rai 1 dal 1° dicembre, promette di riportare in prima serata lo spirito d’avventura di Salgari, ma con l’anima e i mezzi del grande cinema. E chissà se, dopo la battuta di Preziosi, gli spettatori non finiranno per guardare anche la “pancetta” di Sandokan con un sorriso affettuoso.