Tra i momenti più difficili per Simona Ventura la fine del matrimonio con Bettarini (ma non solo)
Non solo la rottura con Stefano Bettarini. Tra i momenti già duri per Simona Ventura la notizia dell’accoltellamento del figlio dopo una lite in discoteca. E ancora la scomparsa di una sua cara amica, che la spinse ad adottare Caterina: «Era morta all’improvviso per un aneurisma cerebrale. Ti rendi conto che uno può uscire la mattina e non tornare la sera? Ho cominciato a chiedermi che cosa sarebbe accaduto a Caterina, se fosse capitato lo stesso a me (la bambina era ancora in affido, ndr). Il mio avvocato mi disse che, a differenza degli altri due miei figli, lei non sarebbe stata tutelata. Così ho cominciato l’iter dell’adozione speciale per cui avevo i requisiti, perché la bambina è mia parente di secondo grado. Ovviamente ci voleva il benestare dei genitori naturali che, dopo un po’, è arrivato. L’iter è stato lungo, è durato tre-quattro anni, ma non abbiamo mollato mai. Oggi Caterina ha il mio cognome ed è entrata nell’asse ereditario come Niccolò e Giacomo», rivelò a “Grazia”. (continua a leggere dopo le foto)
La malattia del marito Giovanni Terzi
Simona Ventura negli ultimi anni ha dovuto fare i conti anche con la malattia del suo Giovanni: al giornalista è stata diagnosticata la dermatomiosite amiopatica, una patologia grave che colpisce i polmoni. «La mia capacità di respirare è quasi dimezzata rispetto a prima. Ho sempre troppo poco ossigeno nel sangue e questo mi espone costantemente al rischio di ischemie e di altre gravi conseguenze su cuore e cervello. Basta pochissimo perché la mia saturazione scenda sotto il valore limite di 90, che è un valore da ricovero urgente», ha raccontato lui. Una donna forte, coraggiosa, che non si è mai lasciata intimorire dalle difficoltà che la vita le ha riservato.