L’interesse per le piste esoteriche
Non si è trattato di un episodio isolato. Negli ultimi giorni, Cristicchi ha condiviso e rilanciato diversi contenuti legati a teorie e piste alternative sul caso. In uno dei repost, ad esempio, si parlava di “strane tavolette” e di una presunta pista esoterica collegata a elementi trovati nella casa di Chiara Poggi. Un altro contenuto condiviso dal cantautore citava le “quattro mutande” ritrovate sul divano della vittima, i cui colori sarebbero coerenti con la simbologia della “Grande Opera” alchemica. Secondo il testo ripostato, questa scoperta sarebbe legata alle ricerche salvate e poi cancellate sulla chiavetta di Chiara, dove erano rimaste nove immagini di piastrelle celebrative di un tempio esoterico con simboli alchemici, tratte da due libri considerati pietre miliari dell’alchimia. Il post aggiungeva che tali simboli sarebbero stati adottati, a livello simbolico, dalla setta satanica dell’Ordine dei 9 Angoli (Ona).

Il dibattito online
La presenza di un artista noto come Cristicchi in una discussione tanto delicata ha inevitabilmente acceso i riflettori. I suoi interventi hanno diviso l’opinione pubblica: c’è chi apprezza il suo interesse e la volontà di scavare in dettagli meno noti e chi, al contrario, ritiene inopportuno che figure non legate alle indagini si esprimano su ipotesi non verificate, soprattutto in un caso ancora aperto. In ogni caso, la vicenda dimostra come il caso di Garlasco, a distanza di anni, continui a suscitare curiosità, ipotesi e analisi non solo da parte di giornalisti e investigatori, ma anche di personaggi del mondo dello spettacolo, in grado di amplificare ulteriormente il dibattito pubblico attraverso i social.