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Giorgia Soleri e il tentato suicidio: la confessione è da brividi

«Ho avuto un’infanzia difficile, i miei si sono separati quando avevo 4 anni. Ho rivisto mio padre qualche settimana fa». Così Giorgia Soleri, attivista e fidanzata di Damiano dei Maneskin in un’intervista al «Corriere della Sera». L’influencer ha parlato anche di come ha preso consapevolezza del proprio corpo: «Ho cominciato a fare la modella a sedici anni per pagarmi le attrezzature fotografiche. Ho sempre voluto fare fotografie e scrivere. Ripenso a quel periodo con un brivido. Vivevo male il mio corpo, lo sentivo come qualcosa che dovevo ‘vendere’ per lavorare». (continua a leggere dopo le foto)

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Soleri

Giorgia Soleri e il tentato suicidio: la confessione è da brividi

«Poi è arrivato il dolore. Lancinante, terribile, che parte dalla vulva e si irradia alla vescica, notti senza sonno e nessuno che ti prende sul serio. “Ho la cistite”, dicevo. E quelli accanto a me, con sarcasmo: “Ancora?!”. Quando è arrivata la diagnosi sono uscita dallo studio del medico e ho cominciato a piangere», ha raccontato Giorgia Soleri. (continua a leggere dopo le foto)

Giorgia Soleri

Giorgia Soleri

L’ha salvata la madre, ecco come stanno le cose

Vulvodinia e neuropatia del pudendo. Il comitato da lei guidato ha portato in Parlamento una legge per riconoscerle come malattie croniche e invalidanti: «Non è facile raccontarsi quando si possiede un corpo che è, al tempo stesso, molto bello e portatore di un dolore fisico indicibile. Mi sono operata nell’estate del 2021 per l’endometriosi e per un po’ sono stata bene. Poi qualche tempo fa, il dolore è tornato. Feroce. Sono rimasta a letto per settimane, le amiche facevano i turni per sollevarmi a braccia per farmi andare in bagno o per farmi mangiare. E allora ecco i farmaci. Oppioidi, fortissimi. Avevo le allucinazioni. Ora va meglio, ma so già che dovrò fare i conti con questo per sempre», ha detto sempre la Soleri al «Corriere della sera». (continua a leggere dopo le foto)

Soleri

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Giorgia Soleri: «Ero depressa ma non lo sapevo»

«Oscillo tra il buio e la luce, tra l’istinto a nascondermi e quello a liberarmi, anche dei vestiti. Certo, nel 2017 ho toccato il fondo e mi sono salvata per il rotto della cuffia. Ho tentato il suicidio. Ero depressa ma non lo sapevo, come capita a tante persone. Anche la depressione ha i suoi segnali ma possono essere diversi da persona a persona. Io stavo sempre a letto, quello che mi avrebbe potuto stimolare non lo faceva più. Poi ho provato a togliermi la vita. Ero arrivata al punto zero, potevo solo risalire o soccombere. Mi ha salvata mia madre: l’hanno avvisata, è venuta a prendermi, mi ha portato a casa sua e sono rimasta lì due mesi. Di nuovo farmaci, speranze, qualche illusione. Il malessere che poco per volta cede il posto a una forma di lucidità. Quanto vorrei che questi miei racconti fossero utili a qualcuno», ha raccontato a cuore aperto Giorgia Soleri. «Mi hanno accusata di speculare sulla mia malattia, me ne hanno dette di ogni. Ma quando arriva una ragazza che mi scrive “Grazie a te ho dato un nome al mio dolore” allora scompare tutto», ha concluso. Leggi anche l’articolo —> Michelle Hunziker, individuato il suo stalker: di chi si tratta

 

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