L’abitazione di Ranucci presidio spontaneo promosso dalla rete “No Bavaglio”
L’abitazione del giornalista è stata teatro di un presidio spontaneo promosso dalla rete “No Bavaglio”, che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone. Questo gesto collettivo rappresenta un segnale forte contro ogni tentativo di minacciare la libertà di stampa e il diritto all’informazione. «È bello essere considerato cittadino di tutti», ha affermato Ranucci durante la manifestazione. Nonostante il clima di tensione, il conduttore non ha interrotto la propria attività professionale. Sta infatti lavorando alla nuova stagione di Report, che debutterà il 26 ottobre su Rai3. «A metà settimana annunceremo i temi della prima puntata», ha comunicato, confermando la volontà di proseguire nel suo impegno giornalistico senza lasciarsi intimidire.

Le indagini proseguono: analisi scientifiche e scenari futuri
Gli inquirenti continuano le indagini con l’obiettivo di identificare chi si nasconde dietro l’attentato. L’esame dei residui dell’ordigno potrebbe rivelare una “firma chimica o genetica” utile a risalire agli esecutori materiali. L’analisi scientifica dei frammenti viene affiancata dalla raccolta di testimonianze e dalla verifica di eventuali collegamenti con precedenti episodi di intimidazione contro giornalisti.
Secondo dati dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, nel solo 2024 sono stati registrati oltre 120 casi di minacce o aggressioni contro operatori dell’informazione in Italia. Questi numeri confermano quanto sia ancora vulnerabile la libertà di stampa nel nostro Paese e sottolineano l’importanza di sostenere chi, come Ranucci, si espone quotidianamente per raccontare la verità. Il caso Ranucci si inserisce in un contesto più ampio, dove il giornalismo investigativo resta un baluardo fondamentale per la democrazia, ma anche un bersaglio per chi teme la luce della verità. La vicinanza della società civile e delle istituzioni rappresenta, in questo senso, una risposta determinata contro ogni forma di intimidazione.
Le prossime settimane saranno decisive per le indagini. Gli investigatori confidano che le tracce raccolte portino a una svolta e consentano di identificare i mandanti e gli esecutori dell’attentato. Nel frattempo, il caso resta sotto i riflettori dell’opinione pubblica nazionale e internazionale, simbolo della sfida tra libertà di informazione e minaccia criminale.