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“Un grandissimo dolore”. Mara Venier senza filtri: le ferite in amore e la rinascita in tv

Mara Venier: confessione senza filtri sul passato

«Fu il tramonto sul Pincio a farmi innamorare» spiega Mara Venier. Il cinema arrivò per caso: accompagnò Ferracini a un provino e «andò a finire che presero me» per Diario di un italiano. Eppure, precisa: «Macché, io nasco come “stracciarola di Campo de’ Fiori”». La sua vita romana si popolò di incontri: Pier Paolo Capponi, Moravia, Morante, Maraini, l’amicizia con Gabriella Ferri, e un negozio di vestiti usati chiamato “Il tempo perso”, accanto alla libreria “Il tempo ritrovato”.

Renzo Arbore e Jerry Calà, tra gelosie e rivoluzioni personali

La carriera e la vita sentimentale di Mara Venier scorrono spesso intrecciate. Con Jerry Calà, racconta, «si rideva tanto. Era ironico e infedele. Se ne andava e tornava. Mi tradiva e poi si ripresentava come se niente fosse». Un rapporto altalenante, aggravato dalle gelosie: «Jerry diventava matto quando sentiva nominare Arbore». Per gioco — e forse per rivincita — lei faceva chiamare casa da un amico che imitava la voce di Arbore: «Lo vedevo diventare verde».
Ma anche Arbore era geloso: «Quando ci mettemmo insieme ruppi tutti i ponti con il passato e per anni non ho sentito nessuno dei miei ex». Un equilibrio che si spezzò solo quando «arrivò Luca Giurato. E la mia vita cambiò».

Renzo Arbore e l’amore che non finiva, tra distanze e dolore

C’è un capitolo, nell’intervista del Corriere della Sera, che illumina con delicatezza il rapporto tra Mara Venier e Renzo Arbore dopo la fine della loro storia. Alla domanda: Un poco oggi con Renzo vi amate ancora? la conduttrice risponde senza esitazioni: «No, oggi per me esiste soltanto mio marito. Con Renzo, certo, ci siamo lasciati amandoci. Ci siamo lasciati perché ci eravamo allontanati, non perché l’amore fosse finito. Per anni, dopo la rottura, lui non ha voluto vedermi. Oggi ci parliamo».
E poi, nella narrazione affiora una ferita profonda: la perdita di un figlio, un dolore condiviso che ha lasciato un segno indelebile. «Sì, è stato un grandissimo dolore». Una frase asciutta, definitiva, che rivela più di qualunque dettaglio: un lutto che ha segnato entrambi, restando una delle pagine più silenziose e dolorose della loro storia.

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