Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Vittorio Feltri, ansia dopo le ultime immagini: cosa succede

Il video su Instagram e le preoccupazioni per la salute di Vittorio Feltri

Feltri, che ha compiuto 82 anni lo scorso giugno e che negli ultimi anni ha continuato a partecipare a programmi televisivi e radiofonici con una certa regolarità, nel filmato è apparso visibilmente dimagrito e provato.

I follower hanno notato un aspetto più fragile rispetto alle apparizioni precedenti: il volto più scavato, l’aria stanca, il tono di voce meno energico del solito. Nei commenti sotto il post si sono moltiplicati i messaggi di sostegno e di preoccupazione. “Direttore, com’è dimagrito. Si riguardi, mi raccomando, abbiamo ancora bisogno di lei. Tanti auguri di buone feste”, ha scritto un utente. Un altro ha aggiunto: “È vero, sembra affaticato”; altri ancora: “Buon Natale, si riguardi. Abbiamo bisogno delle sue considerazioni e della sua maestria nel raccontare la realtà”; “Direttore, non si sforzi. Un abbraccio forte”.

Il video ha rapidamente circolato anche al di fuori del profilo del giornalista, rilanciato da pagine e siti di informazione che hanno sottolineato il crescente allarme dei lettori e degli spettatori abituali. Molti commenti sottolineano l’importanza del ruolo di Feltri nel panorama mediatico degli ultimi decenni e invitano il direttore a prendersi cura della propria salute, riducendo impegni e apparizioni pubbliche qualora fosse necessario. L’episodio ha riaperto il dibattito sul rapporto tra età, esposizione mediatica e pressione dell’opinione pubblica su figure di primo piano.

Feltri, da parte sua, nel video si è concentrato soprattutto sulla presentazione del volume, senza fare riferimento al proprio stato di salute o a particolari problemi personali. Non ha fornito spiegazioni su eventuali dimagrimenti o affaticamenti, limitandosi a svolgere il consueto ruolo di promotore del libro, con il suo stile diretto e asciutto. È stato quindi il pubblico, osservando dettagli fisici e il linguaggio del corpo, a sollevare interrogativi e a manifestare, in modo spontaneo, timore per il suo benessere.

Il grande dolore per la scomparsa di Ornella Vanoni

Il contesto emotivo in cui si collocano queste immagini è segnato dalla recente scomparsa di Ornella Vanoni, avvenuta dopo una lunga carriera che l’ha resa una delle cantanti più riconoscibili della musica italiana. Feltri aveva raccontato a Domenica In di aver trovato in lei non solo un’artista, ma una vera amica, con cui condividere confidenze, serate, discussioni e ricordi. Il loro rapporto, iniziato molti anni fa, era proseguito anche quando entrambi avevano ridotto gli impegni rispetto al passato, privilegiando occasioni più rare ma significative.

Durante il racconto televisivo, il giornalista ha sottolineato come Vanoni, soprattutto nei periodi invernali, si muovesse meno per timore di ammalarsi, preferendo uscire con maggiore frequenza nella bella stagione. Questa abitudine aveva inevitabilmente ridotto le occasioni di incontro negli ultimi mesi, ma non aveva intaccato la profondità del loro legame. Sentirla definire “una cantante straordinaria” da chi, come Feltri, da sempre commenta con durezza il mondo pubblico, è stato interpretato da molti come un omaggio sincero e definitivo alla sua figura.

Le parole pronunciate in diretta hanno permesso di cogliere una dimensione più intima del giornalista, spesso associato esclusivamente alle sue prese di posizione politiche e alle sue direzioni di giornale. In questa circostanza, invece, il pubblico ha potuto osservare una persona segnata dall’assenza di una presenza importante, che ha inciso su un equilibrio affettivo già messo alla prova dall’età e dai ritmi professionali. Il dolore per la perdita, unito al ricordo di incontri recenti, potrebbe aver contribuito al quadro di apparente fragilità che molti utenti hanno colto nel video social.

La morte di Vanoni ha inoltre riacceso l’attenzione sui rapporti tra giornalisti e personaggi dello spettacolo, spesso raccontati solo nella loro dimensione pubblica. In questo caso, invece, Feltri ha offerto uno scorcio su una relazione personale costruita nel tempo, basata sulla stima reciproca e su una confidenza che andava oltre il semplice rapporto professionale. Il modo diretto e privo di retorica con cui ne ha parlato ha rafforzato la percezione di un lutto autentico, non legato alle esigenze della cronaca, ma alla perdita di una persona cara.

Le vicende giudiziarie recenti e la condanna per frasi discriminatorie

Parallelamente agli aspetti privati, la figura di Vittorio Feltri è stata al centro di attenzione anche per motivi giudiziari. Il 9 dicembre il giornalista è stato infatti condannato per alcune espressioni ritenute discriminatorie nei confronti dei musulmani, pronunciate durante una puntata del programma radiofonico La Zanzara nel 2024. Le frasi contestate risalgono a un commento sulla morte a Milano del diciannovenne egiziano Ramy Elgami, episodio nel corso del quale Feltri aveva definito i musulmani “razze inferiori”.

Secondo la sentenza, il giudice ha riconosciuto in quelle parole una forma di “molestia discriminatoria”, ritenendo che il linguaggio utilizzato non rientrasse nel legittimo esercizio del diritto di critica, ma travalicasse nel discorso d’odio. La decisione ha comportato per Feltri l’obbligo di versare ventimila euro all’Asgi, l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, e la pubblicazione della sentenza su uno dei principali quotidiani nazionali, il Corriere della Sera. Si tratta di misure che hanno avuto un forte impatto mediatico, rilanciando il dibattito sulla libertà di espressione e sui limiti del linguaggio nel discorso pubblico.

La vicenda giudiziaria ha riacceso discussioni già note intorno alla figura di Feltri, spesso accusato di utilizzare espressioni provocatorie e polarizzanti. In questo caso, tuttavia, la valutazione non è rimasta solo nell’ambito del confronto giornalistico e politico, ma è sfociata in una decisione formale del tribunale. Diversi osservatori hanno sottolineato come la condanna si inserisca in un contesto più ampio di attenzione verso i discorsi discriminatori, in particolare quando a pronunciarli sono personalità con grande visibilità sui media.

La fase processuale e la successiva diffusione della sentenza sono arrivate in un periodo già complesso per il giornalista, tra l’elaborazione del lutto per Ornella Vanoni e l’inevitabile attenzione pubblica che accompagna ogni sua dichiarazione. Questo intreccio tra sfera personale e dimensione giudiziaria ha creato un quadro complesso, nel quale ogni apparizione di Feltri, che sia televisiva, radiofonica o sui social, viene analizzata con particolare attenzione da sostenitori e detrattori.

Vittorio Feltri in primo piano, immagine recente che ha suscitato preoccupazioni per la sua salute

La reazione di Feltri alla condanna e il dibattito pubblico

Nonostante la decisione del giudice, Vittorio Feltri ha respinto l’accusa di discriminazione intenzionale, ridimensionando la portata delle sue parole. Sulla piattaforma X ha scritto: “Era una battuta discutibile ma niente più. In ogni caso mi scuso”. Con questa dichiarazione, il giornalista ha definito quelle frasi come una provocazione mal riuscita, ribadendo tuttavia di non aver avuto l’intenzione di offendere in modo sistematico un’intera comunità religiosa.

Le sue parole di scuse non hanno però spento il dibattito. Da un lato, diversi sostenitori hanno difeso Feltri, sostenendo che si tratti di un giornalista noto per l’uso di espressioni forti e per lo stile diretto, e che le sue affermazioni, seppur controverse, vadano lette nel contesto di una trasmissione radiofonica improntata alla provocazione. Dall’altro, associazioni e commentatori hanno insistito sull’importanza di distinguere tra critica legittima e linguaggio discriminatorio, soprattutto quando a parlare è una figura con un ruolo di rilievo nel sistema dei media.

La reazione del diretto interessato ha comunque mostrato un passo che raramente è stato registrato in passato: l’ammissione, seppur parziale, della natura “discutibile” della battuta e una forma di scuse pubbliche. Questo elemento è stato sottolineato da chi ritiene significativo che un giornalista con una lunga carriera alle spalle, e spesso al centro di polemiche, abbia riconosciuto i limiti di una propria espressione, pur continuando a difendere la libertà di parola.

Nel frattempo, il caso ha contribuito a rafforzare il ruolo dell’Asgi e di altre organizzazioni impegnate nella tutela contro le discriminazioni, richiamando l’attenzione sul monitoraggio del linguaggio pubblico e sull’importanza di sanzionare affermazioni che possano alimentare stereotipi o ostilità. La condanna a carico di Feltri viene citata come esempio concreto dell’applicazione delle norme contro l’odio razziale e religioso.

Vittorio Feltri ospite di Mara Venier durante la trasmissione Domenica In

L’impatto delle vicende personali e pubbliche sullo stato di Feltri

L’insieme di questi elementi – il lutto per la scomparsa di Ornella Vanoni, l’età avanzata, le recenti vicende giudiziarie e l’esposizione costante ai riflettori – costituisce il contesto entro cui molti osservatori collocano le immagini dell’ultimo video Instagram del giornalista. Senza entrare nel merito di valutazioni mediche, che spettano esclusivamente ai professionisti competenti, si può rilevare come il periodo che Feltri sta attraversando sia caratterizzato da forti sollecitazioni sia sul piano emotivo sia su quello pubblico.

Dal punto di vista mediatico, l’attenzione sui possibili segnali di affaticamento di una figura nota come Feltri riflette anche il rapporto particolare che il pubblico italiano intrattiene con i volti storici del giornalismo e della televisione. Molti follower, nei commenti, alternano la preoccupazione per la sua salute a espressioni di riconoscenza per gli anni di attività, chiedendogli espressamente di “riguardarsi” e di limitare gli sforzi. In questo senso, le reazioni online diventano una sorta di termometro del legame tra il giornalista e il suo pubblico.

Il clima intorno alla sua figura resta comunque diviso: da una parte chi lo considera un punto di riferimento, dall’altra chi critica duramente i suoi toni e alcune sue posizioni. L’episodio del video, però, ha mostrato una componente trasversale di solidarietà, che prescinde dalle opinioni politiche e si concentra sulla persona. È questo aspetto che emerge con forza leggendo i molti messaggi che gli augurano buona salute e lunga vita professionale, indipendentemente dal giudizio sulle sue idee.

In un’epoca in cui i social network amplificano ogni immagine e ogni parola di personaggi pubblici, il caso di Feltri evidenzia come la linea di confine tra sfera privata e ruolo mediatico sia sempre più sottile. Ogni cambiamento nell’aspetto fisico, ogni esitazione nel tono di voce diventa oggetto di analisi e discussione. Nel suo caso, tali osservazioni si intrecciano con una biografia complessa, segnata da successi professionali, controversie, relazioni personali profonde come quella con Ornella Vanoni e, oggi, da una stagione della vita che impone nuove fragilità.

Vittorio Feltri in un recente scatto che evidenzia il dimagrimento e un aspetto più affaticato

Una figura ancora centrale nel panorama mediatico italiano

Nonostante le polemiche, le condanne e le preoccupazioni per la salute di Vittorio Feltri, il giornalista continua a occupare una posizione centrale nel panorama dell’informazione italiana. La partecipazione a talk show, interviste, programmi radiofonici e la pubblicazione di libri confermano come la sua voce resti, per una parte consistente dell’opinione pubblica, punto di riferimento e oggetto di attenzione costante. La reazione al suo ultimo video sui social, con centinaia di commenti in poche ore, è un ulteriore segnale di questa centralità.

Il futuro della sua attività professionale dipenderà da molteplici fattori, tra cui la sua condizione fisica, le scelte personali e le opportunità offerte dal sistema mediatico. Al momento, non risultano annunci ufficiali di ritiro o di riduzione significativa degli impegni, e Feltri continua a esercitare il proprio mestiere con la consueta frequenza, alternando interventi pubblici e lavoro redazionale. Le preoccupazioni dei follower, tuttavia, potrebbero spingerlo a valutare un diverso equilibrio tra visibilità e cura di sé.

La vicenda recente mostra come, anche per figure abituate a gestire l’attenzione dei media, arrivi un momento in cui il rapporto con il pubblico assume una dimensione diversa, più legata alla persona che al personaggio. Nel caso di Feltri, l’intreccio tra il dolore per Ornella Vanoni, le questioni giudiziarie e il dibattito sul linguaggio pubblico rappresenta uno snodo significativo della sua storia recente, osservato con partecipazione da molti.

In questo scenario complesso, rimane il fatto che Vittorio Feltri continua a essere un protagonista indiscusso del dibattito pubblico italiano, capace di suscitare reazioni forti, di attirare l’attenzione dei media e di generare, come dimostra il video su Instagram, una partecipazione emotiva che va oltre le semplici opinioni politiche. Il tempo dirà in che modo evolverà il suo ruolo, ma la sua presenza nel discorso pubblico, almeno per ora, resta saldamente al centro della scena.

Nonostante la condanna, Feltri ha sempre respinto l’accusa di discriminazione, minimizzando l’accaduto come una battuta: su X ha scritto, “Era una battuta discutibile ma niente più. In ogni caso mi scuso”. Il combinarsi di dolore personale e vicende giudiziarie potrebbe aver influito sul suo stato fisico e sul tono più provato apparso nelle ultime apparizioni pubbliche, generando attenzione e preoccupazione tra i suoi sostenitori. L’affetto dei follower, manifestato in commenti premurosi, testimonia quanto il giornalista resti una figura di riferimento nel panorama mediatico italiano, nonostante le controversie.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure