Un legame mai sereno
Il rapporto tra Vittorio Sgarbi ed Evelina non è mai stato lineare. Nata da una relazione con una donna torinese e riconosciuta solo in seguito, la giovane era stata definita dallo stesso Sgarbi in modo controverso: «Sono solo un genitore biologico. Evelina è nata perché sua madre aveva un marito impotente e lei ha tratto vantaggio dal rapporto con me», aveva dichiarato tempo fa a Novella 2000. Parole che raccontano una relazione complessa, ora precipitata nello scontro giudiziario.

Il sindaco di Arpino tra malattia e ritorno
Negli ultimi mesi Sgarbi è rimasto lontano dalla vita politica a causa della malattia, lasciando la guida del Comune di Arpino al vicesindaco Massimo Sera. Ma lui stesso ha promesso un rientro imminente: «Tornerò ad Arpino entro fine mese, lì ho tanti amici che mi sono stati vicini. Voglio riprendere il mio ruolo». Anche durante la convalescenza, ha continuato a seguire a distanza le attività della giunta e non ha escluso di mantenere in futuro un ruolo attivo in politica, pur con ritmi meno intensi.
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Scrittura, amici e sostegni illustri
Accanto a lui, in questi mesi difficili, ci sono stati la compagna Sabrina Colle e tanti volti noti dello spettacolo e della cultura: da Al Bano a Morgan, da Chiambretti a Marcello Veneziani. Sgarbi ha pubblicato anche un nuovo volume sulla Natività, cercando di trasformare la fragilità della malattia in uno slancio creativo. Ma la battaglia legale con la figlia rischia ora di oscurare ogni tentativo di rinascita.
Una vicenda privata che diventa pubblica
Il 28 ottobre sarà il Tribunale a decidere se accogliere o meno la richiesta di Evelina. Intanto il caso si è trasformato nell’ennesimo intreccio tra la sfera familiare e quella pubblica di uno dei personaggi più discussi della scena italiana, alimentando il dibattito sull’uso dell’amministrazione di sostegno e sul destino di un patrimonio che fa gola a molti.