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Jovanotti verso Sanremo? Meglio di no, grazie

Jovanotti rilancia la suggestione: affiancare Fiorello alla guida del prossimo Sanremo. Un duo sulla carta esplosivo, certo, ma non necessariamente in senso positivo. L’entusiasmo generale, infatti, non sembra travolgente: l’idea di sorbirsi per cinque serate l’instancabile retorica buonista, il tono da eterno ragazzo e quella spiritualità da cartolina che l’artista ama sfoggiare potrebbe mettere a dura prova anche gli spettatori più allenati.

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È già difficile immaginare Fiorello costretto a gestire l’effetto collaterale di tanta energia “new age”. Pensare poi a noi, poveri telespettatori, chiamati a sopportare il tutto… be’, anche no, grazie.
Per fortuna Jovanotti stesso mostra dubbi sulla sua idoneità al ruolo: “Non so se sia alla mia portata”. Una rara, preziosa autoconsapevolezza.

Nessun Sanremo 2026: una decisione che facilita la serata

Per il momento, però, possiamo stare tranquilli. Presentando il progetto live L’arca di Lorè – Jova Summer Party e il nuovo album Niuiorcherubini, Jovanotti ha ufficializzato che nel 2026 non calcherà il palco dell’Ariston.
“Ogni volta che vado a Sanremo me la godo, ma quest’anno non ci sarò”, ha spiegato. Una dichiarazione che, al di là delle intenzioni, ha il sapore di un assist involontario per chi auspicava un Festival un po’ più sobrio.

Lo scorso anno la sua presenza aveva rappresentato il ritorno “trionfale” dopo il grave incidente in bicicletta. Un momento emozionante, certo, ma che forse può bastare come apparizione simbolica.

Jovanotti fratello

Direzione artistica? No, grazie (e meno male)

L’artista, con sorprendente onestà, esclude anche un futuro come direttore artistico di Sanremo. “Non è tra i miei obiettivi e non so se sia alla mia portata”, afferma.
Una dichiarazione che chi segue il Festival da tempo potrebbe interpretare come un sospiro di sollievo. Perché Sanremo, con tutti i suoi difetti, ha ancora bisogno di un equilibrio delicatissimo, e affidarne le sorti a un predicatore pop sarebbe forse chiedere troppo al karma televisivo.

La “non-candidatura” a conduttore e il solito gioco delle parti

Eppure, ecco il plot twist: Jovanotti ammette che un giorno potrebbe tornare a Sanremo… ma come conduttore, e solo se a chiamarlo fosse Fiorello.
Un patto tra amici, insomma. Peccato che Fiorello abbia già chiarito che non tornerà.
E Jovanotti stesso, con una risata, precisa che la sua è una battuta. Un modo elegante per tirarsi fuori senza proprio tirarsi fuori: la specialità della casa.

Un “mai dire mai” che fa tremare i polsi

Alla fine, arriva il temutissimo “mai dire mai”. È la classica formula che in Italia precede annunci improbabili: dal ritorno di un politico in pensione a una reunion musicale che nessuno aveva chiesto.
L’augurio, per il bene collettivo, è che questa volta resti davvero solo un modo di dire. Perché un Sanremo con Jovanotti conduttore potrebbe essere anche un’esperienza nuova… ma non necessariamente una di quelle che ci serve davvero provare.

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