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“Portobello”, diffuse le prime immagini dell’attesissima serie di Marco Bellocchio su Enzo Tortora

Un cast di grandi interpreti per una storia necessaria

A vestire i panni di Tortora, lo dicevamo, è Fabrizio Gifuni, già protagonista di altri ritratti intensi della memoria italiana. Accanto a lui, un cast di altissimo livello: Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Alessandro Preziosi, Fausto Russo Alesi, Carlotta Gamba e Salvatore D’Onofrio. La scrittura è affidata a una squadra d’eccellenza: Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore. Alla fotografia Francesco Di Giacomo, alla scenografia Andrea Castorina, ai costumi Daria Calvelli, al montaggio Francesca Calvelli, e le musiche originali sono firmate da Teho Teardo.

“Portobello” di Bellocchio è una produzione internazionale

“Portobello” è una produzione OUR FILMS, società del gruppo Mediawan, e KAVAC FILM, in coproduzione con ARTE France e in collaborazione con The Apartment Pictures (Fremantle). Produttori esecutivi: Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Our Films, e Simone Gattoni per Kavac Film.

Il legame con l’attualità: la legge Tortora ancora in bilico

Il 17 giugno è anche la data individuata per l’ipotetica “Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari”, oggetto di una proposta di legge (detta Legge Tortora) ancora impantanata in Parlamento. Il testo, inizialmente promosso da Italia Viva, è stato rinviato in commissione lo scorso 7 maggio. Un passaggio che ha sollevato forti critiche da parte delle opposizioni, ma anche qualche malumore in Forza Italia.

“Portobello” non è una serie, ma un atto civile

Marco Bellocchio firma così un’altra tappa del suo percorso nella memoria storica e collettiva italiana. Dopo “Esterno notte” su Aldo Moro, sceglie di raccontare la solitudine pubblica di Tortora, conduttore diventato simbolo di un errore giudiziario che ha segnato un’intera generazione. L’attesa è alta, altissima. Un’opera necessaria, che rimette al centro una domanda ancora scomoda: chi paga davvero quando la giustizia sbaglia?

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