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Folklore, mostri e caccia brutale: The Witcher 4 arriva su Netflix (ma la novità infuria i fan)

The Witcher 4: cast, new entry e ritorni

Per quanto riguarda il cast, la quarta stagione vede Liam Hemsworth nei panni del nuovo Geralt, mentre Laurence Fishburne debutta nei panni di Regis, il misterioso barbiere-chirurgo dal passato oscuro. Tornano Freya Allan (Ciri), Anya Chalotra (Yennefer) e Joey Batey (Ranuncolo/Jaskier), mentre Peter Mullan sostituisce Kim Bodnia nel ruolo del maestro Vesemir. Una squadra rinnovata ma fedele alle dinamiche e al cuore della saga, pronta a guidare il pubblico attraverso nuovi pericoli, mostri e battaglie epiche.

Curiosità su The Witcher 4 e dove vedere la serie in streaming

Le riprese della quarta stagione sono iniziate ad aprile 2024 e terminate a ottobre dello stesso anno, principalmente nel Regno Unito, tra studi come i Longcross Studios e numerose location esterne: North Wales (Padarn Lake), Surrey (Bourne Woods e Frensham Little Pond), Puzzlewood, Devon (Haytor Quarry), giardini vicino a Woking e Waverley Abbey. Una scena molto attesa, tratta da Baptism of Fire, è la Battaglia del Ponte, girata in Nord Galles su un lago che nella serie diventa un fiume, con Geralt, Cahir e altri membri della sua compagnia.

La stagione 4 è pensata insieme alla quinta, conclusiva, per adattare i tre romanzi finali di Sapkowski (Il battesimo del fuoco, La torre della rondine, La signora del lago), fungendo da ponte narrativo con tensione e personaggi che preparano la conclusione della saga. Potrete seguire The Witcher 4 in streaming su Netflix a partire dal 30 ottobre 2025.

Liam Hemsworth raccoglie l’eredità di Henry Cavill

È qui che la leggenda incontra la frattura. Con Henry Cavill fuori dai giochi dopo tre stagioni, il passaggio di testimone a Liam Hemsworth si è trasformato in uno dei casi mediatici più discussi dell’anno. L’attore australiano, noto per Hunger Games, si trova ora a impersonare un personaggio che Cavill aveva reso iconico, al punto da confondersi con lui.

Durante l’anteprima del teaser — mostrata a sorpresa durante l’incontro di boxe tra Canelo Álvarez e Terence Crawford a Las Vegas — le reazioni del pubblico sono state immediate e contrastanti. Su X (ex Twitter), l’hashtag #BringBackHenryCavill ha rapidamente scalato le tendenze globali, con migliaia di commenti che spaziano dalla nostalgia alla furia pura.

Liam è bravo, ma non è Geralt. Cavill è Geralt”, scrive un utente, mentre un altro rincara: “Gli manca lo sguardo ruvido… sembra una parodia”. Non mancano però le voci più equilibrate: “Sembra fedele ai videogame”, nota un fan su WonderChannel.it, riconoscendo l’impegno della produzione nel rinnovare senza tradire l’essenza originale.

The Witcher 4: la caccia brutale tra mostri e polemiche

Dietro la patina spettacolare del trailer, The Witcher 4 è già diventata una sorta di esperimento sociologico. L’analisi dei sentiment analytics sui social racconta di una fanbase spaccata in due: da una parte, i puristi che continuano a idolatrare Cavill; dall’altra, chi accoglie Hemsworth come simbolo di un’evoluzione necessaria. Su Twitter, il rapporto tra commenti negativi e positivi resta impietoso, mentre su YouTube il teaser ufficiale mostra un bilancio quasi perfetto tra like e dislike — segno di una tensione palpabile.

Le critiche più frequenti riguardano l’aspetto fisico del nuovo Geralt: “troppo giovane”, “manca la grinta”, “sembra troppo pulito”. Altri mettono in dubbio la presenza scenica, sostenendo che Hemsworth non possieda la “profondità dello sguardo” che aveva reso Cavill magnetico. Ma persino i complimenti suonano agrodolci: “Bravo, ma rivogliamo Henry” è ormai diventato un refrain costante nei commenti.

Netflix, dal canto suo, sembra pronta a cavalcare la tempesta. Il colosso dello streaming punta su una produzione spettacolare, una narrazione più corale e una rinnovata attenzione al folklore dell’universo di Sapkowski. E mentre la caccia di Geralt — o meglio, del nuovo Geralt — si riapre tra mostri, magia e sangue, resta da capire se The Witcher 4 riuscirà a riconquistare il cuore (e la fiducia) del suo pubblico più fedele.

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