Il numero di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta nel Paese dal 2005 ha raggiunto il livello più alto. Secondo l’Istat, il tasso di famiglie al di sotto della soglia di povertà assoluta, mentre nel 2019 era del 6,4%, un anno dopo è salito al 7,7%. Ad influenzare negativamente questo dato è stata la crisi dovuta ai due anni di pandemia e alla guerra in Ucraina. Il Governo ha così pensato ad un bonus di 1000 euro destinato a tutti coloro che hanno intenzione di ristrutturare la casa rinnovando ad esempio il bagno e la cucina. Vediamo come funziona. (Continua a leggere dopo la foto)
1000€ subito sul conto senza ISEE: arriva un grande regalo per tutti gli italiani. Come richiederlo
Per chi ha intenzione di ristrutturare la casa rinnovando ad esempio il bagno e la cucina, è in arrivo il nuovo bonus 1000 euro senza ISEE, che verrà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Il bonus verrà riconosciuto per il rinnovo di vasi sanitari, rubinetti, miscelatori, colonne e soffioni doccia con relative opere murarie connesse allo smalto lamento di vecchi apparecchi e dell’installazione di quelli nuovi. Dunque dal 17 febbraio 2022 è possibile rinnovare il proprio bagno e la propria cucina a costo quasi zero. I requisiti di reddito non sono previsti per questo particolare bonus dal momento che è richiedibile anche per coloro che presentano un indice ISEE elevato. È però importante presentare le domande corredate dalle fatture di eventuali lavori sanitari. (Continua a leggere dopo la foto)
Le spese ammissibili
Si può presentare la domanda per richiederlo entro il 2023. È consigliato compilarla presso un ufficio CAF. Ovviamente la si può fare anche on line. Le spese ammissibili sono comprensive di Iva, come da fattura. È importante precisare che il box doccia con la colonna integrata non rientra fra le spese ammissibili, come riportato nel decreto ministeriale 395/2021 all’articolo 3 comma 2 lettera a e b. Come sottolineato anche dal sito dell’Agenzia delle Entrate nella nota del 24 gennaio 2022, saranno riconosciute le spese per i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, la rubinetteria i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua a limitato.